L’allarme di Confedilizia: l’immobiliare non esce dalle sabbie mobili

Il settore immobiliare non riesce ad emergere dalle sabbie mobili della crisi. È proprio Confedilizia, durante un’audizione sulla Legge di Stabilità 2015, a lanciare in maniera piuttosto cruda (ma realistica) l’allarme definitivo: “La situazione in cui versa il settore immobiliare è di gravissima crisi ed il carico tributario è talmente elevato che avrebbe messo in ginocchio qualsiasi comparto dell’economia” dichiarano i rappresentanti dell’organizzazione della proprietà immobiliare.

Stando a quanto riferisce l’Associazione nel corso di un’audizione sulla Legge di Stabilità, infatti, due perniciosi effetti della crisi del settore immobiliare sono:
1. la distruzione delle case da parte dei loro proprietari, per renderle non assoggettabili a tassazione;
2. la rinuncia ai propri beni a favore dello Stato, in base alla normativa del codice civile.

Confedilizia spiega che “l’assenza di misure per il settore lascia sconcertati” e in segno di protesta per la prima volta in vent’anni ha deciso di non depositare in Parlamento un documento illustrativo della propria posizione senza formulare alcuna specifica proposta sulla Legge di Stabilità.

Nel frattempo un numero sempre più elevato di persone sta “rinunciando” a tutti gli effetti alla propria casa a causa dell’impossibilità di far fronte al peso di tasse e costi di manutenzione. Per approfondire questo tema leggi l’articolo intitolato Gli effetti di TASI e IMU? Gli italiani “rinunciano” alle proprie case su Ediltecnico.it.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News dal Network Tecnico