Visure catastali, accesso gratuito per le P.A.

Con la circolare n. 4/2012 l’Agenzia del Territorio  ha fornito chiarimenti sulle nuove tariffe  per l’accesso ai documenti catastali in formato cartaceo o per via informatica, come anticipato ieri nell’articolo “Catasto, da oggi nuove tariffe per l’accesso alle banche dati“.

Per quanto riguarda la consultazione dei dati ipotecari e catastali da parte della Pa e degli agenti della riscossione, la circolare precisa che tali soggetti accedono in esenzione da tributi e oneri.

Una novità di rilievo è la gratuità delle visure e delle ispezioni “personali” se sono richieste “presso gli uffici in relazione a beni immobili dei quali il soggetto richiedente risulta titolare, anche in parte, del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento”, previsione immediatamente operativa dal 29 aprile scorso (con la conversione in legge del Dl 16/2012) per le ispezioni ipotecarie, esecutiva da oggi 1° ottobre, invece, per le consultazioni degli atti catastali.

È prevista, inoltre, la riduzione del 10% del tributo nel caso di consultazione telematica delle banche dati ipotecaria e catastale.

L’Agenzia ha inoltre chiarito che scontano l’imposta catastale gli atti cartacei (registri di partita, tipi di frazionamento, eccetera) gli atti disponibili nella banca dati censuaria (visura per immobili e per soggetto, attuale e storica, per partita ed elenco immobili), la mappa catastale informatizzata.

Gli importi per ogni consultazione, a partire dal 1° ottobre, sono:
– per la visura degli atti cartacei, 5 euro per ogni richiedente e per ogni giorno o frazione
– per la visura per immobile degli atti censuari e della cartografia da base informativa, 1 euro per ogni identificativo catastale richiesto
– per ogni altro documento, compresa la visura per soggetto, 1 euro ogni 10 unità immobiliari o frazione di 10
– per ogni visura negativa stampata, 1 euro.

La circolare, inoltre, precisa che se la richiesta di visura si riferisce al foglio di mappa si applica il tributo speciale catastale di 1 euro per ciascuna particella richiesta.

Per la visura dei registri e delle schede di partita, acquisiti nel data base e consultabili per numero di partita, il tributo si applica sulla base della tariffa di 1 euro ogni 10 unità immobiliari o frazione di 10 presenti nel documento prodotto. Per i prontuari di numero di mappa informatizzati, il costo è di 1 euro per ogni particella richiesta.

Nessun tributo, invece, in caso di navigazione a video sui sistemi informativi se non viene richiesta la produzione del documento visualizzato, per il servizio di consultazione delle rendite catastali disponibile sul sito del Territorio e per il servizio di ricerca dati catastali per codice fiscale accessibile dal sito delle Entrate.

Da ieri per la “trasmissione telematica dell’elenco dei soggetti”, sono dovuti 0,15 euro per ogni soggetto (si tratta dell’elenco delle persone e della tipologia di atto in cui compaiono, come trascrizione, iscrizione o annotazione). Al riguardo, la circolare segnala che la trasmissione telematica di detto elenco è stata attivata con il provvedimento del 26 settembre scorso.

L’accesso alle banche dati ipotecaria e catastale è gratuito solo se la ricerca concerne beni immobili di proprietà, o altro diritto reale di godimento, del richiedente (articolo 6, comma 5-quater, del Dl 16/2012). L’esenzione – precisa la circolare – non riguarda i titolari di diritti reali di garanzia.
Tutti gli altri soggetti (escluso, come già ricordato, gli enti pubblici) scontano i tributi.

La circolare precisa, infine, che sugli acquisti effettuati in comunione legale dei beni, ciascun coniuge può effettuare visure o ispezioni catastali e ipotecarie, anche se non aveva preso parte all’atto.

Fonte: Fisco Oggi

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