Via al Regolamento edilizio unico: sì, ma tra 12 mesi
Si trova in fase di definizione finale (dopo cospicuo raggio di tempo) il regolamento edilizio unico comunale, il principale strumento di semplificazione promesso dal governo in materia edilizia. Dopo gli ultimi aggiustamenti al testo lo schema di regolamento predisposto dal Ministero delle infrastrutture sarà condiviso in una riunione tecnica convocata per il 3 ottobre, per essere poi calendarizzato, salvo imprevisti, nella prima riunione utile della conferenza unificata. Pur essendo possibili ancora modifiche, l’impianto e il testo sono ormai consolidati.
Lo schema di accordo sul quale Regioni e Comuni saranno chiamati a dare l’intesa stabilisce 180 giorni di tempo – a partire dalla sottoscrizione dell’accordo in conferenza unificata – entro i quali le Regioni dovranno recepire lo schema di regolamento. Successivamente ai Comuni vengono concessi altri 180 giorni per adottare il nuovo regolamento edilizio.
Il termine di 180 giorni per gli enti locali parte tacitamente allo scoccare del precedente termine fissato per le Regioni. In definitiva, sarà necessario un anno affinché il nuovo regolamento penetri operativamente nelle municipalità modificando in maniera rilevante (nella direzione della semplificazione) le procedure per cittadini, professionisti, tecnici della Pubblica Amministrazione e imprese.
Va tuttavia detto che il termine di un anno rappresenta un raggio di tempo minimo, poiché le Regioni hanno la facoltà, entro i sei mesi a disposizione, di intervenire per introdurre norme su materie di loro competenza (con impatto sull’attività edilizia comunale). E in questa occasione possono concedere una ulteriore scadenza agli enti locali per adeguare i loro regolamenti edilizi.
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