Veneto: produzione rifiuti urbani in calo
Con un 56,3% di raccolta differenziata registrata nel 2009, che significa 2,4% in più rispetto al 2008, contro una media nazionale di poco superiore al 30%, il Veneto si conferma una regione virtuosa.
Il dato emerge dal Rapporto sulla produzione e gestione dei rifiuti nel Veneto 2009 e rifiuti speciali 2008 elaborato dall’ARPAV e presentato dall’assessore all’ambiente della Regione del Veneto, Maurizio Conte e dal Commissario dell’Agenzia regionale per l’ambiente, Mariano Carraro.
Nel 2009 la produzione totale di rifiuti urbani è risultata di 2.371.588 tonnellate con una produzione pro capite diminuita del 2,6%, attestandosi a 483Kg/ab.
In particolare dal rapporto si evince che i rifiuti avviati al recupero sono aumentati del 2,4% ( t/anno 1.334.028), mentre quelli avviati a trattamento sono diminuiti dell’11,5% (t/anno 554.997), con la conseguente notevole diminuzione del rifiuto residuo, meno 6,8%, da avviare a smaltimento ( t/anno 1.037.560).
Dai dati risulta inoltre che il 55% dei Comuni del Veneto, pari al 46% della popolazione, ha già conseguito l’obiettivo massimo del 65% stabilito dalla normativa nazionale per il 2012, questo grazie ad un’organizzazione e pianificazione capillare della raccolta differenziata avviata già da anno dalla Regione e dalle Amministrazioni locali.
Ma cosa si raccoglie: in particolare rifiuto organico, composto da scarti di cucina (FORSU), sfalci e ramaglie (verde), con un quantitativo di 592.129 t, che rappresenta più del 44% della raccolta differenziata per un valore pro capite di 120 kg/ab*anno .
Tale valore è di gran lunga superiore alla media nazionale (55,6 kg/ab*anno) e colloca il Veneto al primo posto in Italia per questo tipo di raccolta.
Vi è poi la carta, che rappresenta il 22% della raccolta differenziata per un pro capite di 60 kg/ab.*anno, il Vetro, che costituisce il 14% della raccolta differenziata per un pro capite di 38 kg/ab.*anno; la Plastica con il 7% della raccolta differenziata per un pro capite di 19 kg/ab.*anno, gli Imballaggi in metalli, il 2% per un pro capite di 4 kg/ab.*anno, mentre un altro 8% della raccolta differenziata comprende altre frazioni recuperabili quali legno, indumenti e stracci, rottami ferrosi e particolari tipologie di rifiuti che per la loro pericolosità devono essere smaltite in modo appropriato e distinto dagli altri rifiuti (medicinali, pile, imballaggi etichettati come tossici o infiammabili, solventi, etc).
La gestione dei rifiuti urbani in Veneto è caratterizzata dalla diffusione della raccolta separata della frazione organica, che rappresenta una realtà oramai consolidata.
In 519 comuni del Veneto su 581, dove risiedono circa 4,5 milioni di abitanti pari al 92% circa della popolazione, viene effettuata la raccolta secco-umido, ovvero viene attuata dai cittadini la separazione domestica dell’umido, delle frazioni secche recuperabili e del rifiuto residuo secco non riciclabile.
Tra questi la modalità domiciliare o porta a porta risulta essere la prevalente con 433 comuni interessati (circa il 74,5% della popolazione). Sono inoltre 315 i comuni, corrispondenti al 43% degli abitanti residenti nel Veneto, che applicano la raccolta domiciliare spinta, ossia la modalità domiciliare estesa a tutte le frazioni di rifiuto intercettate.
“Si tratta – sottolinea l’assessore Conte – di un risultato che non giunge per caso e che per il Veneto non rappresenta un punto di arrivo, bensì una tappa di un percorso che entro il 2012 la Regione intende consolidare, arrivando in particolare, nell’ambito della raccolta differenziata al 65% .
Di questo devo ringraziare non solo le Amministrazioni Locali, che con la Regione hanno contribuito a diffondere e radicare la cultura ambientale, ma soprattutto i cittadini per la loro sensibilità a modificare i loro tradizionali comportamenti.
Come amministrazione regionale – ha poi ricordato Conte – ci siamo già da anni dotati di un piano dei rifiuti, che detta le regole per la raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero e abbiamo finanziato la creazione di ecocentri, impianti di trattamento e recupero, nonché attività di divulgazione e informazione”.
A livello provinciale, da questa classifica virtuosa, Treviso risulta essere la prima con il 70% di raccolta differenziata, segue Rovigo (64%), Vicenza (59%), Padova (58%), Verona (53%) e Belluno (49%), mentre l’ultimo posto di Venezia (45%) è attribuibile alle peculiarità della città lagunare e alla conseguente maggiore difficoltà nel recupero.
Per quanto riguarda i rifiuti speciali, nel 2008 in Veneto sono stati gestiti quasi 17 milioni di tonnellate, di cui quasi 800 mila di rifiuti pericolosi, 9 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi, esclusi i rifiuti da costruzione e demolizione e 7 milioni circa di rifiuti da costruizione e demolizione non pericolosi.
Fonte: www.regione.veneto.it
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