Urbanistica, riqualificazione delle aree ferroviarie a Bari
Il sindaco di Bari Michele Emiliano ha presentato nei giorni scorsi il progetto vincitore del Concorso internazionale di idee “Baricentrale” per la riorganizzazione delle aree ferroviarie in via di dismissione.
Tra i dieci finalisti giunti alla fase finale è stato selezionato il progetto del raggruppamento capeggiato da Massimiliano & Doriana Fuksas Design, individuato all’unanimità dalla giuria presieduta da Anna Maria Curcuruto, direttore della Ripartizione urbanistica ed edilizia privata del Comune di Bari, e composta dall’architetto Boris Podrecca di Vienna, dall’urbanista Paola Viganò docente della Università IUAV di Venezia e all’Università di Harvard, da Pippo Ciorra, curatore del Museo Maxxi, dall’avvocato Renato Perticarari, esperto dei processi di trasformazione urbana, dall’architetto Claudio Certini e dall’ing. Giovanni Nuzzi in rappresentanza degli Ordini professionali di Bari.
“Questo – ha sottolineato l’architetto Massimiliano Fuksas – è il primo progetto che mi riavvicina all’urbanistica dopo anni di lontananza dai temi che riguardano le problematiche urbane. Ho capito sin dal primo momento che si trattava di un lavoro impressionante, complicato. L’idea principale è quella di voler far scomparire la ferrovia all’interno di un grande parco. Così abbiamo voluto coniugare la salute della città e la visione del futuro in un ambiente complesso, e abbiamo immaginato un Central park lungo tre chilometri che potesse inglobare la stazione e fare da ponte tra le due aree di Bari. Nel farlo abbiamo sempre tenuto basso il budget”.
“Voglio ringraziare la commissione rappresentata qui, oggi, da Boris Podrecca per il lavoro straordinario che hanno svolto – ha dichiarato il sindaco Michele Emiliano – e poi il maestro Fuksas perché è stato in grado di sintetizzare tutto ciò che avevamo in mente per la nostra città. Questa è la madre di tutti i progetti urbanistici di Bari, grazie al quale chiudiamo questi dieci anni di amministrazione con una soddisfazione immensa, sottolineata dal genio semplice e poetico di Fuksas. Il suo progetto, che tra gli altri ha il pregio di contenere i costi dell’operazione, è capace di descrivere luoghi e oggetti in un modo straordinario. Per me quindi è un’emozione fortissima, anche perché quando sono diventato sindaco sembrava che tutto questo fosse un discorso chiuso. Poi l’abbiamo ripreso in mano e portato avanti con l’aiuto delle Ferrovie dello Stato, della Ferrotranviaria e delle Fal, che hanno profuso grande impegno e determinazione nel realizzare questo sogno”.
“A monte del concorso di idee – ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Elio Sannicandro – c’è tutto il lavoro realizzato sul nodo ferroviario con l’intermodalità e la razionalizzazione dei percorsi, oltre al protocollo sottoscritto con le Ferrovie dello Stato. Questo concorso, in cui si sono confrontate idee e visioni dei più importanti gruppi di progettazione europei, rappresenta senz’altro uno dei momenti più alti della riflessione culturale e urbanistica sul futuro della città di Bari e si innesta su una serie di importanti interventi di programmazione che hanno interessato gli ultimi anni coinvolgendo cittadini, architetti, operatori, intellettuali ed amministratori in un dibattito partecipativo senza precedenti”.
Sull’argomento segnaliamo l’interessante articolo “La Bari del futuro di Massimiliano Fuksas, la video intervista esclusiva” pubblicato sul portale Ediltecnico.it di Giuseppe Milano che ha realizzato anche una video intervista all’architetto Fuksas.
Il progetto
Il programma di riqualificazione dell’area coinvolge 78 ettari nel centro della città su una lunghezza di quasi tre chilometri. L’obiettivo del concorso è stato quello di definire una visione di lungo periodo della fascia a cavallo tra la città storica e quella moderna, in cui la presenza dei binari ha sempre costituito una discontinuità e una barriera. Il Concorso, dunque, è la premessa per un progetto che nei prossimi anni ne avvii la ricucitura.
Il concorso
È stato articolato in due fasi. Alla prima fase di preselezione, hanno partecipato 105 concorrenti italiani e stranieri, con una presenza significativa di gruppi interdisciplinari e multi-nazionali. Tra questi, la giuria ha selezionato dieci gruppi chiamati nella seconda fase a presentare altrettanti progetti. Ne è scaturito un ventaglio di approcci che permette di aprire un dibattito sulle prospettive future del centro di Bari ed è stato individuato un gruppo in grado di assicurare, oltre alla competenza e alla solidità professionale, un rapporto con l’amministrazione comunale e la città proiettato nei tempi lunghi delle trasformazioni urbane.
Per ulteriori informazioni sul concorso, sul progetto vincitore e sugli altri finalisti è possibile visitare www.baricentrale.net
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