Urbanistica, progetto di riqualificazione in Umbria
Rafforzare l’identità della città, ritessendo una nuova relazione urbanistica e sociale tra parte storica e contemporanea, attraverso la valorizzazione del patrimonio monumentale esistente e la realizzazione di nuovi spazi pubblici, tra cui parcheggi, verde, percorsi pedonali e ciclabili: ha questa finalità il progetto di riqualificazione delle aree adiacenti il centro storico di Umbertide, denominato “In bici sotto i ponti”, che è stato illustrato stamani alla stampa dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dal sindaco di Umbertide, Giampiero Giulietti, e dal progettista Renato Da Re dello studio di progettazione vincitore del concorso di idee.
“Le opere, la cui inaugurazione è prevista per il prossimo 2 giugno – ha detto il sindaco Giulietti – sono frutto del concorso di progettazione “Umbertidea”, promosso nel 2006 dal Comune di Umbertide a cui hanno partecipato oltre 102 studi di progettazione e più di 500 professionisti. Il progetto – ha spiegato il sindaco – interessa un’area di circa 30 mila metri sull’area di cerniera tra il centro cittadino e la sua più recente espansione fortemente contrassegnata dalla presenza del torrente Reggia, per un importo complessivo di circa 9 milioni di euro.
Mobilità, ai diversi livelli di scala e di tipologia, e sostenibilità ambientale sono i due elementi attorno ai quali ruota l’intero progetto che ha restituito agli usi originari spazi destinati alla sosta delle auto e alla viabilità”.
“Il progetto – ha detto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini – si inserisce perfettamente nella azioni di programmazione regionale rivolte alle città storiche dell’Umbria per la realizzazione di interventi di riqualificazione ambientale ed urbanistica, ma con una interessante specificità: aver trasformato la messa in sicurezza idraulica del torrente Regghia in un vero e proprio elemento di ulteriore promozione e valorizzazione della parte storico ambientale del centro di Umbertide e del suo contesto paesaggistico”.
“Le diverse componenti che costituiscono il progetto unitario di qualificazione e recupero urbano, di uso sociale e civico dell’area e di promozione, anche economica, della città sono rispondenti sia agli obiettivi individuati dalla Unione Europea per l’accesso ai fondi finalizzati alla valorizzazione ed al recupero dei centri storici, sia dalla Regione Umbria all’interno dei Piani Urbani Complessi e più di recente della legge regionale sui centri storici.
Il Comune di Umbertide – ha aggiunto Marini – ha dimostrato di avere una visione strategica della città, del suo ruolo, e del contesto ambientale complessivo in cui si colloca un centro storico che ha caratteristiche proprie e differenti da altri centri storici dell’Umbria, ridisegnandone l’identità. La presidente Marini ha infine espresso apprezzamento per la scelta dell’amministrazione comunale di selezionare il progetto attraverso un concorso di progettazioni “a testimonianza – ha detto Marini – della più completa trasparenza relativamente a procedure, partecipanti e scelte compiute”.
“L’intervento finora realizzato – ha detto Renato Da Re – ci restituisce una vista di Umbertide dal basso, sotto i ponti lungo la Reggia. Una immagine nuova della cittadella fortificata e del borgo arroccato tipica del paesaggio umbro, andata persa con gli interventi dell’inizio secolo. Gli interventi hanno portato al riassetto della viabilità di attraversamento e di accesso alla città storica, alla riorganizzazione dei parcheggi di superficie e di spazi di sosta e alla rinaturalizzazione del torrente Regghia, con un percorso ciclabile e giardini tematici che rispettano il naturale deflusso delle acque.
Uno dei punti più qualificanti del progetto – ha aggiunto – è la riscoperta del Campo Boario, attraverso lo scavo dell’area tra le mura, il torrente e via Vittorio Veneto, ripristinando la quota originaria ed esaltando la monumentalità delle mura e della Rocca. E’ stata ridisegnata la piazza pedonale di fronte e attorno alla Collegiata, secondo gli antichi sedimi degli “orti” fuori le mura, e quindi ricollocato il mercato nel suo sito storico ripristinandone la quota originaria e liberando le mura dalle parti interrate nel XIX secolo e creato un sistema compiuto di percorsi ciclabili e pedonali.
Fonte: Regione Umbria
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