Umbria, rischio sismico: ok al bollettino e alla banca dati ‘open’
La Regione Umbria mette a disposizione di enti, professionisti, imprese e cittadini un patrimonio di oltre 50 milioni di euro di dati geologici e geognostici immediatamente utilizzabile insieme ai dati sismici recenti: si tratta di una vera e propria banca dati unita al bollettino sismico regionale mensile e semestrale. Il tutto è realizzato dal Servizio Geologico e sismico.
Mediante l’applicazione Google Earth sarà possibile immediatamente e facilmente conoscere le informazioni sulle circa 12mila indagini effettuate fino ad oggi e sugli eventi sismici per ogni comune umbro.
Il nuovo servizio è stato illustrato nella giornata di ieri nella Sala Protezione civile della sede regionale di Piazza Partigiani a Perugia.
“Il valore e l’utilità – ha sottolineato l’assessore regionale Giuseppe Chianella – sono sicuramente molto elevate poiché ora tutte le indagini sono visibili a chiunque e, grazie anche agli altri geotematismi online già predisposti dal Servizio Geologico e Sismico quali la Geologia e la pericolosità sismica locale, è possibile visualizzare contemporaneamente diverse informazioni per la stessa area di interesse. Quindi ora chiunque, Enti, professionisti e semplici cittadini, potrà accedere a molti dati geologici e geotematici immediatamente e in forma libera risparmiando così tempo e costi”.
I prodotti che sono stati predisposti dai geologi del Servizio Geologico e Sismico regionale, dall’Agenzia regionale Umbria digitale e dall’Osservatorio Sismico “Andrea Bina” di Perugia permettono un utilizzo di facile accessibilità e divulgazione tramite Google Earth, rendendo immediatamente fruibile l’informazione sulle indagini geognostiche e geofisiche e sugli eventi sismici per tutto il territorio della Regione Umbria. I contenuti sono disponibili liberamente con l’obbligo della citazione della fonte dei dati nel caso di riutilizzo.
Tutti i dati sono disponibili nel portale della Regione Umbria, sezione “Paesaggio, Territorio, Urbanistica/Geologia” oltre che essere presenti come open data nell’apposito spazio “open data Umbria”.
Fonte: Regione Umbria
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