Tutela del territorio, la Lombardia spinge verso la riqualificazione urbana
Tutela del territorio e protezione dal consumo del suolo: sono gli obiettivi enunciati per la Regione Lombardia da parte dell’Assessore regionale al territorio, urbanistica e difesa del suolo Viviana Beccalossi, durante i lavori del convegno “Una pianificazione territoriale semplificata?”, organizzato al fine di unire enti locali, organizzazioni di rappresentanza e mondo dell’associazionismo con l’obiettivo di avviare una feconda discussione in materia di scelte urbanistiche per il futuro della Regione Lombardia.
Tutelare il suolo lombardo è possibile secondo l’Assessore Beccalossi, che afferma: “Ciò può avvenire guardando anche alla ripresa economica del settore edilizio. Ce lo dicono i dati sul patrimonio abitativo e industriale e ce lo impone una considerazione: si deve operare nel modo giusto, recuperando, ad esempio, un immenso patrimonio regionale da ristrutturare, bonificare e riqualificare. I dati Istat – prosegue l’Assessore – ci dicono che il 20% del patrimonio abitativo nazionale è in condizione pessima o degradata. Solo in Lombardia, su oltre 4 milioni di abitazioni, almeno il 15% necessiterebbe di ristrutturazione”.
“Parlare di riqualificazione e rigenerazione urbana è davvero opportuno – continua Beccalossi – considerato anche l’altro immenso fronte che si apre se si guarda alle grandi aree industriali dismesse: nella nostra regione sono oltre 250, metà delle quali nella sola provincia di Milano e con fortissime concentrazioni in quelle di Varese, Monza-Brianza e Lodi. Recuperare ogni anno anche una piccola percentuale di queste aree significa generare risorse per il mercato delle costruzioni senza consumare un solo metro quadro di suolo”.
In questa direzione si muove anche un altro provvedimento predisposto dalla Regione Lombardia, ovvero la fissazione per il 30 giugno 2014 del termine per l’approvazione dei Pgt (Piani di governo del territorio) di tutti i Comuni lombardi: una mossa idonea a supportare la ripresa del settore sbloccando oltre 3mila cantieri e generando un valore economico che si aggira sui 500 milioni di euro. Una strategia per lasciarsi finalmente la crisi alle spalle.
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