Tutela del territorio: analisi di una innovativa misura dello Sblocca Italia
Il Decreto Sblocca Italia (d.l. n. 133/2014, convertito nello scorso mese di novembre mediante la legge 164/2014) contiene una interessante e peculiare norma in materia di valorizzazione e tutela del territorio: si tratta dell’art. 24, rubricato “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”.
Nel testo dell’articolo si dispone che “i comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.
Si tratta di un vero e proprio sistema di incentivi rivolto ai cittadini più volenterosi, quelli con il senso civico maggiormente sviluppato. A tal riguardo bisogna segnalare che di recente il Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico presso il Ministero dell’Ambiente si è occupato di tale norma attraverso la deliberazione n. 5/2015, indicando una serie di elementi utili per la corretta attuazione della disposizione. In concreto il Comune ha la facoltà (e non l’obbligo):
– di aprire nuovi spazi di intervento alla sussidiarietà orizzontale, fissandone le condizioni;
– di incidere sul carico fiscale dei cittadini, deliberando riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività poste in essere e contingentate entro un tempo limitato e ben definito, riferite a specifici tributi e con preferenza per le comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e riconosciute giuridicamente.
Per approfondire i contenuti questa interessante norma di legge, che per una volta si pone in ottica premiale e costruttiva al fine di migliorare l’aspetto delle nostre città, suggeriamo la consultazione dell’approfondimento di dottrina firmato dalla nostra esperta in diritto degli enti locali Antonella Mafrica, intitolato La partecipazione delle comunità locali per la tutela e la valorizzazione del territorio.
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