Tutela dal rischio idrogeologico: necessario l’aiuto dell’Europa
Per tutelare il suolo e difenderlo dalla minaccia del rischio idrogeologico è necessario l’aiuto dell’Unione Europea. È questo il sunto delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ieri mattina, nel corso del sopralluogo effettuato nella Provincia di Macerata, territorio colpito quindici giorni fa da una grave alluvione.
Tutela del suolo: il “bouquet” di risorse
“Per un primo livello di programmazione, quello che riguarda la messa in sicurezza delle situazioni di maggiori criticità delle Marche – ha affermato Spacca – abbiamo a disposizione un pacchetto di risorse che derivano da diverse fonti: circa 20 milioni tra fondo dell’alluvione 2011 e quello per la neve del 2012, cui se ne aggiungono altri 10 derivanti dalla calamità naturale del 2012. Per l’erogazione di questi ultimi firmerò a breve il necessario decreto”.
Durante il sopralluogo di ieri mattina presso le località di Fiordimonte e Fiuminata sono infatti emersi in tutta la loro gravità i problemi relativi all’impossibilità di eseguire la manutenzione ordinaria dei fiumi con il conseguente accumulo delle ghiaie di deposito. Il Governatore ha dedicato un focus specifico all’emergenza fiumi, intrattenendosi con gli amministratori e la Protezione civile locale. Nelle due località del maceratese, così come in moltissime altre della regione, infatti, la ghiaia ha completamente invaso gli alvei.
I finanziamenti dell’Unione Europea
Nel ricordare agli amministratori riuniti nel Municipio di Pievebovigliana il termine ultimo di oggi alle ore 12 per la consegna delle schede sui danni da parte dei Comuni, il Presidente ha aggiunto che “altre risorse potranno derivare dall’accordo sottoscritto a suo tempo con l’allora Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo per la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico: dei 50 milioni previsti, circa 20 non sono stati ancora assegnati al commissario incaricato. Solleciteremo il Ministero – ha proseguito Spacca – affinché queste risorse siano rese subito disponibili. Infine la Regione intende rimodulare rapidamente, per destinarli alla difesa del suolo, 5 milioni del programma europeo JESSICA”.
Il programma JESSICA (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas – Sostegno europeo congiunto per investimenti sostenibili nelle aree urbane) infatti pertiene ad iniziative di risanamento e sviluppo urbano sostenibile: in questo caso lo strumento – che nasce dall’azione congiunta di Banca Europea per gli Investimenti (BEI), della Commissione Europea e della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa – verrebbe trasposto su binari inerenti ad una finalità parzialmente differente.
La necessità di un piano strutturato
Per quanto concerne il piano strutturale di tutela del suolo e di difesa dal rischio idrogeologico, il Presidente delle Marche ha infatti sottolineato che, a fronte del taglio drastico delle risorse statali, l’unica strada perseguibile è l’Europa. “Quella della difesa del territorio – ha affermato Spacca – è una delle piste prioritarie su cui vogliamo progettare la prossima programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020”.
“Le Marche sono la regione più vulnerabile d’Italia da un punto di vista geomorfologico, – ha concluso il Governatore – e predisporre un piano strutturato di tutela è pertanto una priorità assoluta”.
A cura di Marco Brezza
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