Tor Bella Monaca, concertazione tra Regione e Comune

“Ci fa piacere apprendere che il Comune di Roma sta pensando, con convinzione, alla riqualificazione urbanistica e abitativa di Tor Bella Monaca e che ha sposato la nostra tesi di costruire per abbattere, cambiando la strada dell’edificazione delle torri, che non appartiene alla tipologia urbana di una città unica come la Capitale d’Italia.

Vorremmo anche conoscere, però, il progetto complessivo e, in particolare, quale sarà il peso in termini di metri cubi di nuove costruzioni e quanto territorio rimarrà libero per i servizi, che fanno la differenza tra un quartiere-dormitorio e una città”. E’ quanto dichiara il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo.

“Roma, comunque, non ha un’emergenza abitativa in assoluto – aggiunge Buontempo – ma ha un’emergenza di edilizia popolare e sociale per giovani, anziani e nuovi poveri. Le nuove edificazioni a cui pensa il Comune che tipologia avranno? A quali ceti sociali si rivolgeranno? A quali costi saranno offerte?”.

“Vorremmo anche ricordare al Comune di Roma – rileva Buontempo – che ben 1484 unità immobiliari di Tor Bella Monaca sono di proprietà dell’Ater di Roma e che le Ater rappresentano il braccio operativo della Regione per l’emergenza abitativa. Pertanto (e lo sottolineiamo senza alcuna polemica) non si può pensare a interventi sugli edifici Ater, senza una concertazione preventiva.

Altrimenti si riprodurrebbe un film già visto con le precedenti amministrazioni comunali capitoline, che a Roma hanno reso inedificabili le aree Ater, col risultato che oggi a Roma non c’è un solo metro quadrato sul quale si possano costruire case di edilizia economica e popolare. Mentre si procedeva alle compensazioni per i privati, infatti, non si faceva altrettanto con l’Ater. E siamo in attesa che il comune ci faccia conoscere l’elenco delle aree disponibili”.

“In definitiva – conclude Buontempo – nessuno deve pensare di poter fagocitare proprietà e alloggi Ater, senza prevedere adeguate cubature in compensazione. Il nostro obiettivo è e resta quello di rispondere alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione, migliorando la qualità degli alloggi e quella della vita dei cittadini”.

Fonte: www.regione.lazio.it

 

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