Territorio: “contrastare decenni di terrorismo paesaggistico”
“L’effettivo rispetto dei dettami della Costituzione e il diritto dei cittadini alla sicurezza dell’abitare devono essere le priorità di ogni politica urbanistica.
Per questo motivo occorre mettere mano al risanamento del territorio e a una effettiva applicazione delle pene per gli abusi edilizi. Governo e Regioni devono investire su una urbanistica che sia finalizzata alla riqualificazione delle nostre città.
Etica, regole, controlli, piani urbanistici e geologici di qualità, semplificazione ed unificazione delle norme, devono sostituire abusi, disinteresse e mancati controlli che, nel corso del tempo, hanno contribuito a deturpare e a rendere insicuro il nostro territorio”
Lo sottolinea il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) in occasione del Secondo Forum Nazionale dei Geologi al quale è intervenuta l’architetto Mirarda Ferrara.
“Occorrono, secondo gli architetti italiani, precise regole nazionali e un coordinato piano di investimenti pluriennale, per superare una troppo prolungata assenza di progetto e di manutenzione del territorio e del paesaggio: a questo proposito i “Piani Casa regionali”, fallimentari già nella loro articolazione, si stanno dimostrando del tutto inconcludenti.
“È quindi necessario identificare un progetto di interventi continuati nel corso del tempo, un vero e proprio programma pluridecennale, che sia capace di affrontare in modo coordinato le emergenze sismica, idrogeologica e della sostenibilità energetica.
Solo attraverso una programmazione consapevole sarà possibile risarcire il territorio italiano da decenni di incuria, realizzando finalmente una organica politica di trasformazione di periferie degradate in tessuto urbano di qualità, dotato di adeguati servizi e luoghi di relazione, occasione di una socialità più intensa.”
Fonte: www.awn.it
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