TASI 2014, termini e aliquote: la confusione continua a regnare

La confusione normativa regna sulla TASI 2014: le regole inerenti al tributo cambiano vorticosamente e il contribuente non sa bene come approcciarsi al pagamento dello stesso.

La TASI è uno dei tre tributi che si allineano all’interno del corpo disciplinare della IUC, l’imposta unica comunale che si è inserita quest’anno nell’ordinamento italiano: la TASI provvederà a finanziare, tra le altre cose, i servizi anagrafici, la pulizia e la manutenzione delle strade e illuminazione pubblica, ovvero i servizi indivisibili (leggi in proposito l’interessante focus sulla IUC su Ediltecnico.it).

Si stanno concretizzando proprio in questi giorni fortissimi dubbi sui termini di pagamento e sulla definizione delle aliquote relative al tributo: infatti una clausola inserita nel Decreto “Salva Roma ter” ha stabilito per il 31 maggio la data per la fissazione delle aliquote da parte dei Comuni, con l’obiettivo di far pagare il tributo entro la data del 16 giugno 2014. Ma emergono importanti dubbi su questo assunto: infatti le Amministrazioni comunali, visto il caos normativo, sembrano ancora lontane dalla definizione delle aliquote.

Per comprendere come dovrebbe configurarsi il pagamento del tributo leggi Come si calcola la base imponibile della TASI 2014 e come si paga, su Ediltecnico it.

Intanto è giunta proprio in questi giorni la proposta di Confedilizia secondo la quale “se entro il 16 giugno tutti i Comuni non avranno deciso definitivamente la quota di TASI a carico degli inquilini, si consiglierà di pagare solo il 70% dell’imposta, lasciando il 30% residuo a carico degli inquilini, come del resto hanno deciso di fare il 40% circa degli Enti locali che hanno finora deliberato”. E in questo caso, spiega l’organizzazione, “si faranno al massimo dei conguagli, ovviamente senza carico di interessi”.

Ma che effetto hanno le imposte sulla casa sul comparto dell’edilizia in generale? Per una risposta a questo quesito leggi Edilizia: TASI e IMU sono i principali avversari della ripresa?

In materia fa poi sentire la sua voce anche Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, il quale si sofferma sull’evidenza di una situazione di grande confusione: “Non è ammissibile che ci sia ancora caos sul tema. In primo luogo è necessario che le scadenze relative al pagamento della TASI siano coordinate con l’approvazione dei bilanci comunali stessi: purtroppo i Comuni che opportunamente hanno approvato i bilanci preventivi, riformando anche i regolamenti tributari, sono solo meno del 10 per cento. Per evitare caos fra i contribuenti, sarebbe opportuno chiedere a tutti i Comuni italiani di rispettare i termini dell’approvazione del bilancio del 2014, ipotizzando il pagamento della TASI a settembre, nello stesso momento e per tutti gli italiani. Mi auguro che, anche con un provvedimento amministrativo, ci possa essere l’allineamento delle date“.

Marco Brezza

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