TASI 2014, bollettini e proroga: l’incertezza continua a regnare
Non dovrebbe mancare molto al palesarsi del decreto che andrà a fissare al 16 ottobre la scadenza del pagamento dell’acconto TASI 2014 per coloro che risiedono nei Comuni (più dei due terzi del totale) che non hanno approvato le delibere entro i tempi stabiliti dalla Legge di Stabilità 2014.
La nuova data si colloca un mese più avanti sul calendario rispetto alle previsioni precedenti: il motivo risiede nella intendimento di fornire ai contribuenti la possibilità di richiedere esplicitamente al Comune residenza la precompilazione del bollettino TASI per eseguire il pagamento.
Nel frattempo in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto del Ministero delle Finanze che delinea i modelli del bollettino TASI da utilizzare per il pagamento del tributo sui servizi indivisibili, la cui prima rata scade il prossimo 16 giugno: ovviamente questa scadenza vale soltanto per i Comuni che hanno stabilito le aliquote da applicare entro la deadline dello scorso 23 maggio).
Il problema però consiste nel fatto che il modello relativo al bollettino è “in bianco” e non il solito bollettino precompilato che i Comuni hanno sempre inviato ai contribuenti per il pagamento delle tasse sulla casa. Insomma, tenendo conto delle grandi difficoltà di interpretazione sull’applicazione della TASI e i tempi stretti che vanno da qui al 16 giugno, è verosimile che ciascun contribuente sarà costretto a prendere carta e penna e farsi da sé i calcoli relativi al pagamento.
Una situazione non facile per il cittadino contribuente che non solo vede cambiare i nomi dei tributi (e contemporaneamente rimanere alte le aliquote che li definiscono) ma deve anche districarsi sulla carenza di chiarezza che sovrintende all’intera scansione dei termini di pagamento relativi alle tasse sulla casa.
Fonte: Ediltecnico
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