Sviluppo, decreto slitta al 20, ipotesi condono e patrimoniale
Si allungano i tempi per il decreto sviluppo, dopo l’annuncio di un primo rinvio al 13,14 ottobre, ora il governo parla di un ulteriore slittamento
“Abbiamo lavorato con l’obiettivo di presentare il decreto sviluppo per il 20 ottobre“.
Lo ha detto, al termine del vertice del Pdl a Palazzo Grazioli, il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi, che ha aggiunto “abbiamo assegnato al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani il ruolo di coordinamento dei lavori.
CICCHITTO, PATRIMONIALE SOFT E DUE CONDONI – “Sul terreno del partito vanno fatte tutte le innovazioni necessarie sapendo che bisogna fare un grande sforzo per superare divisioni o arroccamenti burocratici; sul terreno del governo Berlusconi deve fare il massimo sforzo nell’immediato sul terreno del decreto sviluppo, e di qui alla fine della Legislatura per le riforme istituzionali e per l’abbattimento del debito pubblico che richiede anche forme incisive di ricorso alla finanza straordinaria patrimoniale nella versione moderata del prof. Tabellini, dismissioni ad ampio raggio comprese le aziende locali, riforma della pensioni, due tipi di condono uno dei quali collegato alla riforma fiscale“. E’ quanto afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto
LA RUSSA, I TAGLI AL MOMENTO SONO LINEARI – “I tagli al momento sono lineari. Su questo c’é preoccupazione ma è ineluttabile fare sacrifici e siamo consci che bisogna trovare insieme soluzioni invece di fare come i polli di Renzo e scaricare sul vicino responsabilità”.
Lo ha detto, al termine del vertice a Palazzo Grazioli che si è occupato del decreto Sviluppo, il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, che ha aggiunto “al momento però non ci sono conclusioni.
E’ un non senso. Si parla di decreto per lo sviluppo e le infrastrutture e mi tolgono i fondi. In questo modo non posso realizzare le opere pubbliche”. Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, punta l’indice contro i tagli che colpiscono anche il suo dicastero e sostiene che, pur di realizzare le infrastrutture, l’introduzione della patrimoniale e dei condoni ”puo’ essere una soluzione” per il reperimento delle risorse.
”Sono giorni e giorni che stiamo discutendo sul modo per trovare i soldi. Dobbiamo porci un problema – spiega in una intervista al Messaggero -: se chiediamo agli italiani di pagare, assicurando che grazie a cio’ che pagano il governo fara’ ripartire l’economia, creera’ occupazione e realizzera’ infrastrutture, forse gli italiani ci capiranno. Ho visto che Cicchitto propone una patrimoniale e due condoni, possono essere una soluzione”.
Fonti: Ansa e Asca
© RIPRODUZIONE RISERVATA