Sistri, slitta il termine per il pagamento del contributo annuale
Un ulteriore cambio di passo (con certezze che ondeggiano discretamente) per la disciplina inerente al Sistri 2014, il sistema di controllo della tracciabilità informatica dei rifiuti inaugurato alla fine dello scorso anno. Slitta infatti di due mesi (dal 30 aprile al 30 giugno) l’appuntamento per il pagamento del contributo annuale per l’adesione al sistema.
Il Sistri dovrà sostituire completamente, alla data del 31 dicembre 2014, il vecchio sistema cartaceo inerente alla gestione dei rifiuti per produttori e trasportatori semplificando le procedure e gli adempimenti e al contempo riducendo i costi sostenuti dalle imprese: l’obiettivo è quello di gestire in modo innovativo ed efficiente l’importante processo.
Al momento è rimasto in vita il doppio binario del sistema, con la vecchia dichiarazione che può ancora essere eseguita: da una parte pertanto si sta spingendo verso l’utilizzo del nuovo metodo, dall’altra si cerca però di effettuare questa transizione con cautela, consentendo un periodo di interregno in cui i due sistemi convivono. Questo periodo di adattamento è consentito attraverso il rinvio, inserito nel Decreto Milleproroghe, del regime sanzionatorio per coloro che non effettuano le dichiarazioni tramite il nuovo Sistri: fino al prossimo gennaio, pertanto, nessun rimedio disciplinare potrà essere comminato a chi non si sia aggiornato al nuovo sistema.
In questo modo permane ancora provvisoriamente in vigore il vecchio regime di tracciamento dei rifiuti, ed è pertanto in calendario anche la scadenza del 30 aprile prossimo, cioè domani, per pagamento del contributo di adesione.
Per approfondire le basi normative del Sistri leggi l’articolo Sistri ai nastri di partenza: da oggi in vigore, ecco qualche chiarimento.
È giunto quindi proprio questa settimana un provvedimento d’urgenza firmato dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che fa slittare tale scadenza al 30 giugno, risparmiando le imprese con meno 10 dipendenti che producono rifiuti da scavo o demolizione dagli effetti del nuovo programma. Rimangono pertanto obbligati ad adeguarsi agli adempimenti previsti dal Sistri i produttori iniziali di rifiuti pericolosi da attività agricole o industriali, da scavo (oltre i 10 dipendenti), da attività commerciali, sanitarie, da pesca, da stoccaggio o trasporto. Per coloro che non intendano adeguarsi al nuovo regime rimangono in vigore le disposizioni anteriori, i registri cartacei di carico, scarico e smaltimento, senza il deterrente delle multe, causa appunto slittamento delle sanzioni.
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