Sardegna: banca dati in rete e dieci milioni per scuola pubblica
Strumenti urbanistici comunali in rete
L’assessore regionale degli Enti Locali della Regione Sardegna, Gian Valerio Sanna, nel suo intervento al seminario sull’innovazione tecnologica per la gestione e la progettazione del territorio, svoltosi a Sassari, ha illustrato il progetto di arricchimento delle proprie banche dati e messa a disposizione degli enti e delle Amministrazioni. La Regione, infatti, non solo ha potenziato il proprio sistema informativo, ma ha anche avviato importanti convenzioni per dialogare e scambiare le banche dati con la Pubblica amministrazione. Tale progetto (realizzato in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate) è inserito all’interno del sistema informativo territoriale che la Regione ha già avviato da tempo, grazie al quale l’assessorato dell’Urbanistica ha aggiornato il materiale cartografico e tecnico che è stato fondamentale nell’elaborazione del Piano paesaggistico regionale.
Uno degli obirettivi è censire il patrimonio immobiliare, realizzare una consistente banca dati per avviare il decentramento delle funzioni catastali, dell’anagrafe immobiliare comunali e permettere l’attivazione di sportelli catastali integrati.
La banca dati diventerà lo strumento di controllo e di verifica ai fini della fiscalità locale.
Dieci milioni per la scuola pubblica
Il programma dell’Assessorato regionale della Pubblica istruzione per la normalizzazione del settore scolastico procede a grandi passi: nell’ambito dei processi di razionalizzazione e riordino delle reti scolastiche, per l’anno 2007 la Giunta ha destinato 10 milioni di euro agli edifici della scuola pubblica per l’infanzia di 20 Comuni sardi. Lo scopo è la costruzione e il riadattamento delle strutture esistenti, tale da assicurare una distribuzione sul territorio coerente con i piani dell’offerta formativa e con le esigenze delle diverse realtà territoriali nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse.
L’investimento scommette sui luoghi del primo apprendimento, facendone cardine del successivo sviluppo delle capacità intellettive e cognitive di un individuo, sul modello di scuola per l’infanzia di Reggio Emilia apprezzato in ambito internazionale.
L’individuazione delle opere da finanziarie, segnalate in precedenza dalle amministrazioni comunali attraverso l’articolazione regionale dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica, tiene prioritariamente conto dell’assenza totale di scuole pubbliche per l’infanzia (che possono essere realizzate su immobili comunali al momento inutilizzati) e della carenza di aule rispetto alle richieste di frequenza in Comuni che necessitano di nuove scuole o di ampliamenti.
Sempre in ambito scolastico, la Giunta ha premiato l’esperienza positiva delle gite scolastiche con il Trenino Verde, per le quali si rinnova il contributo agli istituti scolastici per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e delle quinte elementari. Rilevato l’interesse manifestato dalle scuole e dagli studenti, cui viene data la possibilità di conoscere ed apprezzare i luoghi interni della Sardegna e le sue bellezze naturalistiche, la Giunta ha attribuito, a tutte le 61 scuole che hanno presentato domanda, un contributo pari al 76% dell’importo richiesto, per una spesa complessiva di 65mila euro.
Parere positivo della Giunta sull’affidamento agli otto "centri risorse" – così definiti dal Ministero della Pubblica istruzione gli istituti scolastici che operano in progetti di formazione – delle iniziative di orientamento e formazione per i docenti delle scuole della Sardegna coinvolte nel Piano strategico per l’istruzione, finalizzato alla promozione delle attività laboratoriali (curricolari ed extra-curricolari); alle azioni di raccordo con l’assessorato e di monitoraggio e di autovalutazione; all’attuazione dei previsti Patti formativi territoriali tra Regione, Enti locali e autonomie scolastiche.
In particolare, sarà attribuito a ciascun "centro risorse" uno stanziamento in rapporto alla popolazione in età scolare residente nella provincia nell’anno 2006 e al numero di autonomie scolastiche presenti nell’ambito territoriale. La proposta passa adesso al vaglio del Consiglio regionale.
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