Risparmio energetico in Piemonte, approvati schemi contrattuali per PA e Asl
Approvati dalla Giunta regionale del Piemonte gli schemi di capitolato d’appalto che le aziende ospedaliere e sanitarie e gli enti locali potranno applicare per realizzare interventi di risparmio ed efficienza energetica mediante procedure ad evidenza pubblica correlate alla gestione dei servizi energetici. Con questa forma di acquisto basata sul rendimento, i risparmi conseguiti sono utilizzati a copertura totale dei costi di investimento delle misure stesse.
Via libera dalla Giunta dunque a tre schemi contrattuali finalizzati alla riduzione dei consumi e della spesa energetica nella pubblica amministrazione.
L’amministrazione pubblica ha la possibilità di realizzare piani di efficientamento energetico degli impianti e delle strutture a costo praticamente zero.
La formula del contratto energetico prevede servizi di audit, progettazione, finanziamento, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici da parte di una società di servizi energetici (ESCO), la quale si addebita tutti i costi dell’intervento facendosi rimborsare e remunerare dal cliente proporzionalmente alle economie prodotte.
“Realizzare piani d’investimento per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e dell’illuminazione senza rischi per la pubblica amministrazione, ridurre in tempi rapidi la spesa energetica scegliendo interventi energeticamente più redditizi, investire rapidamente evitando i vincoli del Patto di Stabilità: sono queste le nuove concrete possibilità che da oggi la Regione Piemonte mette a disposizione dei Comuni e delle Aziende sanitarie piemontesi”, spiega un comunicato della Regione.
Dice il Presidente della Regione Cota: “Essere vicini agli enti locali vuol dire anche indirizzarli verso scelte consapevoli. Per questo, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica e sulla scia dalle recenti direttive comunitarie in materia di efficienza energetica, vogliamo proporre, ma anche supportare, i Comuni nella stipulazione di contratti innovativi nel campo energetico, che si rivelano di particolare utilità e che hanno come obiettivo principale il bene della nostra collettività. La Regione, per prima, si adeguerà in questo senso. Un passo necessario, dal momento che questo genere di contratti, con durata media tra i sei e i nove anni, può produrre un risparmio stimato pari al 30% delle attuali spese”.
Aggiunge l’assessore Giovanna Quaglia: “Fornendo un indirizzo agli Enti locali e alle Asl, la Regione Piemonte vuole incentivare il contratto di rendimento energetico, una forma di acquisto innovativa, secondo cui i risparmi conseguiti grazie alla realizzazione di misure di efficienza energetica sono utilizzati a copertura parziale o totale dei costi di investimento delle misure stesse. Insomma, più si riducono i consumi, maggiore è la remunerazione del fornitore. I modelli contrattuali approvati si riferiscono al patrimonio ospedaliero-sanitario, agli edifici pubblici degli Enti Locali e alla gestione del servizio di pubblica illuminazione comunale”.
E conclude l’assessore: “Grazie a questo provvedimento inoltre la Regione consente un vantaggio competitivo ai nostri enti locali nella prenotazione degli incentivi sugli interventi di efficienza energetica e di produzione termica da fonti rinnovabili, previsti dal decreto sul Conto termico: incentivi che, appunto, sono prenotabili sulla base della sottoscrizione di un contratto di rendimento energetico”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA