Risparmio energetico in edilizia, in Puglia la calcolatrice sostenibile
Criteri per l’abitare sostenibile, risparmi energetici e azzeramento delle emissioni di anidride carbonica, tutto calcolato da Proitaca, un software a nuvola, “Cloud Computing”, ora a disposizione in rete per la Puglia.
Gli architetti pugliesi potranno minimizzare gli sprechi energetici, dunque, non solo con l’utilizzo di nuove tecnologie o con il rispetto della normativa di settore, ma soprattutto cambiando l’intero approccio al sistema, a partire dal software utilizzato in fase di progettazione.
Questa la principale novità emersa dal seminario “cloud computing e architettura sostenibile”, tenutosi lunedì 16 maggio 2011, presso il Palazzo dell’Ordine degli Architetti di Bari. Tra i relatori, il presidente dell’ordine degli Architetti di Bari, Vincenzo Sinisi, l’amministratore di Proitaca srl Vito Amati e la consulente Azzero CO2 Luna Ronchi. Assente per una giunta straordinaria l’assessore all’Urbanistica Angela Barbanente.
“Per ciò che concerne la qualità dell’architettura sostenibile – ha introdotto Sinisi – la Puglia è un laboratorio; è una delle prime regioni ad aver legiferato in materia di sostenibilità edilizia, in particolare residenziale, e, ad aver implementato a fini amministrativi un software “cloud computing”, il Proitaca, per la certificazione ambientale ed energetica nel campo dell’edilizia”.
Sinisi ha richiamato l’attenzione specialmente sulla L.R. n.13 del 2008 “Norme per l’abitare sostenibile” e sulla recente Deliberazione di Giunta Regionale, 30 novembre 2010, n. 2581, che inquadra la certificazione della sostenibilità ambientale attraverso l’utilizzo del software Proitaca (www. proitaca.com).
L’architetto, in riferimento al cloud computing, l’insieme di tecnologie informatiche che permettono l’utilizzo di risorse hardware e software distribuite in remoto, ha precisato che “l’architetto sostenibile usa la “nuvola” per cambiare il mondo, usa il cloud computing, per ogni studio di risparmio energetico finalizzato alla certificazione ambientale ed energetica”.
Vito Amati ha spiegato che la Regione Puglia ha fornito questo strumento a tutti gli operatori per rendere più facilmente accessibile ed efficace il lavoro di progettazione nel campo della edilizia sostenibile.
“Il software utilizzato dalla Regione è dello stesso tipo di Gmail e Calendar della Google, ha precisato. Dunque, non occorrono né installazione né aggiornamenti di software e hardware, e il loro semplice utilizzo – come ha calcolato la consulente Ronchi di AzzeroCO2 – produce dei risparmi energetici in termini di anidride carbonica, se confrontati con quelli che usano i cd”.
In fase di progettazione, nel momento in cui si vogliono ottenere i bonus concessi dalla normativa di settore (aumenti di quadratura, sgravi fiscali, accumulo di incentivi), bisogna prevedere l’introduzione di determinati parametri di sostenibilità. “Al momento il software usa una “calcolatrice sostenibile” – ha continuato Amati – e misura dinamicamente la prestazione “ambientale” di un progetto. E’in grado di gestire 450 parametri dinamici, e attraverso un calcolo relazionale, riesce a uniformare tutti i “criteri” e le “categorie”, stabiliti dalle normative regionali e nazionali, e a fornire un attendibile “livello” di sostenibilità”.
“Attendibile – ha concluso Amati – perchè il risparmio energetico si basa su calcoli scientifici e non su tabelle o su statistiche, dunque, è possibile calcolare precisamente il risparmio di CO2 di un edificio con margini di errori vicini allo zero. Un edificio di livello 2, (livello 3 per la città di Bari), ad esempio, con sistemi di raffrescamento, e pannelli fotovoltaici o termici, potrebbe ottenere degli sgravi fiscali a livello di ICI, oppure un aumento legale di cubature fino al 10 % al netto delle murature”.
Da notare il rapporto stipulato con la società AzzeroCO2, società di consulenza energetico-ambientale AzzeroCO2 che offre – ha spiegato Luna Ronchi – ai suoi clienti “la possibilità di “compensare” le emissioni di anidride carbonica prodotta, con opere di piantumazione o di forestalizzazione, e con investimenti nel settore delle energie rinnovabili, rigorosamente in Italia ai fini di trasparenza”. Infine il rilascio del marchio ne attesta la riduzione.
Fonte: Eco dalle Città
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