Reperti archeologici recuperati: “Tornino alle Regioni di provenienza”

Beni culturali e Regioni italiane: il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha affermato nella giornata di ieri che i reperti archeologici recuperati dopo quasi 15 anni di indagini in Svizzera e in altri Paesi del mondo “devono tornare alle Regioni di provenienza”. Un’affermazione importante che assume particolare rilevanza per quello che riguarda le amministrazioni regionali.

Tale affermazione si concretizza in un “percorso” che è inserito nella riforma del ministero: “Abbiamo il compito di valorizzare – ha aggiunto Franceschini – uno straordinario patrimonio di un Paese che è un museo diffuso“.

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La maggior parte dei 5361 reperti archeologici di grande pregio proviene da scavi illegali nelle regioni del centro-sud. In particolare da Sardegna, Campania, Lazio. Si tratta di una vera e propria devastazione del patrimoni archeologico avvenuta negli anni e di cui le indagini complesse dei carabinieri ha ricostruito la filiera: dai tombaroli, agli intermediari e collezionisti. L’esternazione del responsabile del dicastero dei beni culturali costituisce un vero e proprio “statement” in materia di tutela del patrimonio culturale italiano, il vero “oro” del nostro paese.

Fonte: Askanews

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