Prosegue l’alluvione di bonus

di FABRIZIO G. POGGIANI

Tutti si lamentano della devastazione del 110% ma poi si varano bonus costosi e inutili

Arrivano quelli sull’occupazione che è già ai massimi

Sono mesi che si attribuiscono tutte le disgrazie della nostra malconcia finanza pubblica al superbonus edilizio 110%, con quasi tutte le forze politiche che fanno finta di non averlo unanimemente votato e reiterato nel tempo, ed ecco che magicamente dal cilindro del governo escono altri bonus, tra cui un altro superbonus, questa volta per le imprese che assumono: addirittura del 120% per tutte le assunzioni a tempo indeterminato e al 130% per chi ingaggia lavoratori «svantaggiati» (giovani ammessi agli incentivi dell’occupazione giovanile, donne di qualsiasi età con almeno due figli minorenni, vittime di violenza o disoccupate da almeno 6 mesi, ecc.). E questo, peraltro, in un momento in cui le aziende faticano a trovare manodopera e dunque non hanno alcun bisogno di essere incentivate. Tant’è vero che gli ultimi dati sull’occupazione ci dicono che scende la quota di lavoro a tempo determinato e sale quello a tempo indeterminato, ma tant’è. Ecco un altro bonus lavoro, per le assunzioni senza scadenza di giovani, donne e al Sud. Poi ci sono i bonus per aziende in crisi, gli incentivi all’autoimprenditorialità, fondi da 30 a 50 mila euro per l’acquisto di beni per l’avvio di attività. E poi, via, vogliamo dare qualcosa anche ai dipendenti?

* Articolo integrale pubblicato su Italia Oggi del 9 maggio 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l.)

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