Politiche abitative, l’Emilia Romagna amplia l’offerta in edilizia sociale
È stato approvato proprio nell’ultima seduta della Giunta della Regione Emilia Romagna il progetto di legge che apporta modifiche alla disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo (rappresentato dalla Legge regionale 8 agosto 2001, n.24).
A ben 12 anni di distanza dall’entrata in vigore della Legge 24, le modifiche alla normativa regionale manifestano la tendenza ad ampliare l’ambito di intervento delle politiche abitative in coerenza con le innovazioni introdotte dalla normativa nazionale, puntando ad accrescere l’offerta di alloggi di edilizia residenziale sociale mediante interventi di recupero del patrimonio esistente, contenendo in tal modo il consumo del suolo. L’idea è innervata dai concetti di sostenibilità ambientale, riequilibrio territoriale, verso lo sviluppo di programmi di riqualificazione urbana, anche al fine di contribuire ad eliminare il degrado urbano ed edilizio.
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L’Assessore Gian Carlo Muzzarelli ha affermato che “la modifica della Legge regionale sulle politiche abitative pubbliche traina gli adeguamenti necessari per migliorare le condizioni del patrimonio pubblico, implementando progetti di social housing e ridefinendo le condizioni di affitto a costi compatibili”.
La nuova disciplina si pone anche l’obiettivo di ridefinire in parte compiti e ruoli degli enti e dei soggetti interessati (Comuni, Acer) alle politiche abitative, anche alla luce del quadro istituzionale in profonda evoluzione; ma anche di rispondere ad un pluralità di questioni relative alla gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, che si è andata delineando nell’applicazione della stessa Legge regionale n. 24.
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