Politiche abitative: ecco una piattaforma preliminare per l’innovazione
Ricollocare in primo piano il tema dell’abitare: è quello che le Regioni chiedono al Governo, in un quadro generale di grave difficoltà per la finanza pubblica. Ciò emerge da un documento sulle politiche abitative redatto dalla Commissione sull’edilizia residenziale pubblica della Conferenza delle Regioni, illustrato dall’Assessore della Regione Basilicata Luca Braia nel corso della riunione della Cabina di regia sulle politiche abitative del Ministero delle infrastrutture: nel documento si suggerisce la necessità di un’agenda politica concordata tra livello centrale e livello locale volta a produrre provvedimenti diffusi ed inscritti in percorsi di “governance multilivello”.
“Il documento – afferma l’Assessore – rappresenta una piattaforma preliminare utile ad avviare il confronto istituzionale che dovrà vedere Regioni, Enti locali e Governo costantemente in ascolto. Nell’attuale fase che sta attraverso il Paese, le Regioni, continuano a farsi carico di molteplici responsabilità, ma il tema delle politiche abitative non è da tempo all’attenzione del Governo, né tali politiche sono più considerate come uno strumento di riduzione del disagio sociale e di sviluppo”.
Il documento affronta diverse problematiche, tra cui: la definizione di principi per la riforma degli ex Iacp, nuove modalità di coinvolgimento degli investitori privati, rivisitazione del sistema dei fondi immobiliari, nuove politiche abitative e sociali, nuove forme di incentivazione (come il credito di imposta cedibile). “E’ evidente come l’attuale situazione di crisi economica in cui versa l’Italia richieda uno sforzo straordinario per innovare le politiche abitative che vanno coniugate con la riforma dello stato sociale, il rilancio degli investimenti e dell’occupazione” ha continuato Braia.
“Di fianco alla richiesta di alloggi in affitto a canone moderato, proveniente dalle categorie sociali tradizionalmente svantaggiate – continua l’Assessore illustrando il documento delle Regioni – stanno attualmente emergendo nuovi fabbisogni manifestati da anziani, studenti, disabili, giovani coppie, famiglie monoreddito e genitori separati”. Tutto ciò costituisce non solo l’inizio di una sinergia tra istituzioni ed enti decentrati ma anche “la dimostrazione chiara – conclude Braia – che l’istanza forte di questi mesi ha trovato adeguato riscontro nel Governo, il quale però oggi deve passare dalle parole ai fatti”.
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