Piemonte: pratiche edilizie sempre più digitali
Digitalizzare le pratiche edilizie per rendere più semplice ed efficiente la comunicazione tra gli enti locali ed i cittadini è l’obiettivo dell’intesa promossa dalla Regione e che è stata finora sottoscritta da Provincia di Torino, Comuni di Torino, Buttigliera Alta, Collegno, Druento, Rivalta, Rivoli, San Mauro e Settimo Torinese, Ordini degli architetti e degli ingegneri della provincia di Torino, Collegio dei geometri di Torino e provincia e che è aperta a tutti gli enti o organismi che intendano aderire.
L’intesa impegna i firmatari a collaborare per elaborare il MUDE Piemonte, ovvero un modello unico digitale per l’edilizia che i Comuni, in via sperimentale e volontaria, adottano per la presentazione telematica da parte dei cittadini di denunce di inizio attività, permessi di costruire e ogni altro atto di assenso in materia di attività edilizia.
I sottoscrittori aderiscono inoltre al gruppo di lavoro interistituzionale che, a fronte delle esperienze e delle prassi operative già in essere, contribuisce alla progressiva standardizzazione della documentazione che intercorre anche fra Comuni e Regione per quanto riguarda le pratiche urbanistiche.
“Questo progetto di unificazione della modulistica – afferma l’assessore regionale all’Urbanistica ed Edilizia, Ugo Cavallera – consente innanzitutto una velocizzazione dell’inoltro dei documenti per via telematica ed un conseguente risparmio dei costi inerenti la loro riproduzione, archiviazione e reperimento.
L’iter di una pratica e il relativo flusso informativo fra enti locali, cittadini e Regione sarà quindi meglio tracciabile e darà luogo a banche dati digitali certificate che saranno accessibili ai soggetti interessati, quali per esempio i tecnici e i professionisti”.
L’attuazione della nuova metodologia di trasmissione di atti e richieste non risulta invasiva degli attuali sistemi informativi gestionali adottati dai singoli Comuni, ma è studiata per integrarsi con essi, facendo salvi gli investimenti già sostenuti e salvando l’interoperabilità fra sistemi.
Fonte: www.regione.piemonte.it
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