Piano di vendita degli alloggi Ater in Veneto

“Dobbiamo occuparci di coloro che, pur avendo diritto di accesso alle case pubbliche, non vedono soddisfatta la loro domanda per l’insufficienza del patrimonio immobiliare delle Ater; è necessario, quindi,  trovare strumenti nuovi, quali il piano straordinario di vendita promosso con disegno di legge al termine della scorsa legislatura regionale  o come il fondo immobiliare etico “Veneto casa”.

Questo in sintesi il concetto espresso dall’assessore ai Lavori Pubblici della Regione del Veneto, Massimo Giorgetti, nel suo intervento all’incontro tenutosi a Cortina per iniziativa di Federcasa, l’Associazione Regionale delle Ater del Veneto e al quale sono intervenuti i rappresentanti degli oltre cento Enti provinciali che si occupano di edilizia residenziale pubblica.

In particolare Giorgetti ha sottolineato la necessità di valorizzare, nelle prossime strategie di programma, due importanti aspetti che caratterizzano nell’attualità le politiche della casa: il Social Housing e il Piano straordinario di vendita degli alloggi delle Ater.

Per quanto riguarda il “Social Housing”, l’assessore ha ricordato che si tratta di uno strumento con il quale avviare azioni mirate a contrastare il disagio abitativo di quelle famiglie venete che da un lato, a causa del superamento dei massimali di reddito previsti dalla vigente legislazione, non possono accedere all’offerta di edilizia residenziale pubblica proposta dalle A.T.E.R. del Veneto, dall’altro non possono permettersi di affrontare gli elevati canoni di affitto proposti dal libero mercato.

Un fenomeno rispetto al quale  l’Assessore Giorgetti ha rimarcato la necessità di continuare le apposite iniziative già attivate, quali il “Programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica 2007 – 2009”, di recentissima attuazione e il Fondo immobiliare etico “Veneto Casa”, strumento finanziario intrapreso con le Fondazioni bancarie, che consentirà la messa a disposizione di alloggi.

Nel primo caso (Programma triennale) sono stati disposti finanziamenti, a favore delle Imprese, delle Cooperative e delle ATER per un ammontare complessivo di € 36.000.000,00, che permetteranno la realizzazione o il recupero di circa n. 900 alloggi da destinare alla locazione per un periodo non inferiore a quindici anni a canone “concertato”, cioè sensibilmente ridotto rispetto a quello offerto dal libero mercato.

Nel secondo caso, invece e con una compartecipazione finanziaria regionale di euro 9.500.000,00, sarà possibile avviare sinergie economiche nel settore delle costruzioni per un ammontare complessivo di circa 50.000.000,00 di euro, che permetteranno di implementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica da destinare alla locazione a canone moderato.

Il secondo aspetto, invece, riguarda l’edilizia residenziale pubblica a canone sociale e prevede il riproponimento, in chiave attuale ed aggiornata, del Piano straordinario di vendita degli alloggi di proprietà delle ATER.

Un meccanismo già proposto dallo stesso Giorgetti nella precedente legislatura, ma non approvato in tempo e che l’assessore ritiene debba essere ripresentato per consentire da una parte la possibilità, a molti cittadini, di conseguire la proprietà dell’alloggio, dall’altra, con il totale riutilizzo dei proventi delle vendite, il completo rinnovamento ed in parte la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, così da mettere a disposizione alloggi a canone sociale e calmierato. “

La preoccupazione della Regione – ha dichiarato Giorgetti al termine del suo intervento – non  è solo quella di sostenere il settore dei lavori pubblici e in questo caso dell’edilizia, ma è anche quello di tutelare le persone e le famiglie, che si trovano in difficoltà nel poter disporre di un bene primario come quello della casa”.

Fonte: www.regione.veneto.it

 

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