Piano delle coste in Puglia
E’ stato presentato a Bari dall’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati e dal Segretario generale e tecnici dell’Autorità di Bacino della Puglia, lo studio per la definizione e perimetrazione delle aree a pericolosità geomorfologia in ambito costiero.
Alla presentazione hanno partecipato gli assessori regionali al Bilancio e all’Ambiente Michele Pelillo e Lorenzo Nicastro, oltre a rappresentanti delle sei province pugliesi e dei 55 comuni interessati.
La finalità dell’“Atto di indirizzo” presentato è quella di indicare una procedura operativa per individuare la pericolosità geomorfologica dei siti costieri del territorio di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia, in modo da rendere evidenti le metodologie con le quali l’AdB procede agli studi volti alla definizione delle pericolosità geomorfologiche costiere.
Tali procedure si basano su analisi analitiche di grande dettaglio, sulla base di nuovi dati conoscitivi quali modelli altimetrici del terreno, ricognizioni prospettiche di tutta la costa pugliese, dati geologici aggiornati ed uniformi, e approfondimenti locali derivanti da sopralluoghi.
In tal modo, sono rese del tutto trasparenti le modalità di studio e le procedure di concertazione tra la stessa Autorità e i diversi soggetti pubblici e privati all’atto dell’applicazione degli artt. 24 e 25 delle norme tecniche di attuazione del PAI vigente. L’ Atto di indirizzo predisposto si applica in particolare alle casistiche delle coste classificate come “non erodibili”, oppure “erodibili” e ai sistemi dunari costieri.
A seguito dell’applicazione delle metodologie predisposte, si perverrà, in tempi ragionevolmente brevi, ad una completa e puntuale definizione delle pericolosità costiere dei diversi comuni del territorio pugliese, propedeutica alle necessarie azioni di tutela della pubblica incolumità, fruizione compatibile dei litorali e programmazione degli interventi di riqualificazione e valorizzazione integrata delle aree costiere pugliesi.
“Lo studio – ha detto Amati – ci permette di conoscere per ogni unità fisiografica qual è la situazione attuale e quali sono gli interventi necessari da compiere. Questo ci permetterà di attivare una programmazione finanziaria precisa diretta a specifiche opere di messa in sicurezza, il tutto naturalmente in collaborazione con le province, i comuni e i privati, che avranno così la possibilità di eseguire interventi utili e mirati.
Il prossimo passo sarà quello di portare in Giunta regionale le linee guida degli interventi utili a cui daremo efficacia e cogenza. Lo studio rappresenta un’occasione per trasformare gli argomenti del dissesto idrogeologico e dell’erosione delle coste in priorità delle priorità a cui dedicarsi fin da ora e non solo in prossimità della stagione estiva.
Non intendiamo infatti fare spot elettorali – ha concluso – ma agire nei tempi e nelle modalità corretti allo scopo di eseguire interventi realmente utili e risolutivi”.
Fonte: www.regione.puglia.it
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