Opere pubbliche a Trento
Tra le opere pubbliche che saranno rese immediatamente cantierabili in funzione “antirecessione” vi sono una serie di depuratori e collettori.
Gli impianti per i quali verrà dato a breve il via ai lavori sono circa una decina. Complessivamente, il Piano pluriennale degli investimenti nel settore delle opere igienico sanitarie che la Giunta provinciale ha approvato, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Alberto Pacher, nella parte riguardante appunto gli impianti di depurazione e i collettori, prevede interventi per poco più di 26.757.000 euro.
Il Piano dà attuazione alle indicazioni contenute nel Piano Provinciale di risanamento delle acque, recentemente modificato per adeguarlo alle nuove esigenze sia impiantistiche che gestionali imposte dalla mutata realtà socioeconomica del territorio provinciale.
Il Piano si configura come strumento di programmazione per dare completamento agli interventi rimasti in sospeso con i precedenti Piani e per dare attuazione a nuovi interventi.
Nel Piano approvato dalla Giunta, tali interventi sono distinti tra “anticongiunturali” e “ordinari”.
Per quanto riguarda le opere previste, prosegue la redazione del progetto di costruzione dell’impianto di depurazione di Trento-3 in galleria, che permetterà il collegamento della frazioni di Ravina, Romagnano, Mattarello, dei Comuni di Calliano e Besenello, il collegamento dell’area sud della città di Trento con conseguente dismissione dell’impianto di depurazione Trento-sud.
Allo stato di fatto, dopo aver presentato una prima soluzione in valutazione di impatto ambientale, si sta proseguendo nella realizzazione di un pre-foro esplorativo finalizzato alla conoscenza delle caratteristiche geotecniche della roccia.
Nel Piano è presente inoltre la proposta di realizzazione del nuovo impianto di depurazione di Cloz, al servizio delle comunità poste lungo il torrente Novella (da Castelfondo a Cloz), sito classificato di particolare rilevanza ambientale.
Altro intervento di notevole rilevanza riguarda la costruzione dell’impianto di trattamento dei percolati da discarica in un unico sito a valenza provinciale individuato presso l’impianto di depurazione di Lavis.
Per quanto riguarda il settore dei collettori, si segnalano il proseguimento nella realizzazione delle dorsali principali del Bleggio, Fiavè, Lomaso (con il tratto di Comighello) che consentiranno il collegamento con l’impianto di Stenico in fase di realizzazione, il completamento della dorsale da Ossana a Vermiglio, iniziata con il precedente piano e finalizzata alla dismissione delle fosse Imhoff presenti, il collettore Romagnano – Mattarello, la predisposizione del primo tratto della dorsale Cloz-Brez, in stretta connessione con il costruendo impianto sopra menzionato, il collettore Croviana-Malè e la relativa delega affidata dal comune per la realizzazione di un tratto di strada comunale.
Gli interventi finora realizzati hanno consentito di far fronte all’emergenza dei primi anni ‘80 e di invertire significativamente la tendenza al peggioramento delle caratteristiche chimico-fisiche e biologiche dei corpi idrici, attivando un programma di recupero della qualità delle acque. Gli interventi previsti per il periodo 2009-2013 sono il naturale proseguimento dei lavori progettati ed avviati con la precedente legislatura.
A tale scopo si proseguirà, oltre che nella realizzazione di nuovi impianti, anche nell’adeguamento di tutte le opere in funzione alle prescrizioni della direttiva 91/271/CEE (direttiva che ha imposto limiti assai restrittivi per il trattamento delle acque), con priorità per i depuratori ricadenti nelle zone cosiddette “sensibili”. Sono in corso di costruzione nuovi depuratori e collettori che garantiranno – a breve – il servizio di depurazione biologico di altri comuni, proseguendo così nell’obiettivo di collegare un numero via via crescente di comunità al sistema principale.
Per il prossimo avvenire si prevede che, a completamento degli interventi ivi programmati (2009-2013), sia possibile collegare un ulteriore significativo numero di comuni, in modo tale per cui il numero delle amministrazioni locali coinvolte nel sistema salirà progressivamente a 209 su un totale di 223, portando la copertura del fabbisogno al 93 per cento.
Contemporaneamente verranno dismessi altri 100 vecchi impianti Imhoff, portando la loro consistenza complessiva a 60 unità per una copertura del fabbisogno totale pari al 2 per cento circa.
Fonte: www.provincia.tn.it
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