Liguria: i porti, l’ambiente e l’energia
Le tre autorità portuali liguri (Genova, Savona e La Spezia) e la Regione Liguria si impegnano a individuare una strategia comune e a scambiarsi buone pratiche ed esperienze. L’accordo mira a ottimizzare le ricadute positive sul territorio dei progetti già in via di assegnazione attraverso bandi finanziati da fondi nazionali ed europei per 33 milioni di euro complessivi (ai quali sono da aggiungere, man mano che i progetti entreranno in fase attuativa, le quote di finanziamento regionale) a favore dell’abbattimento delle polveri e del rumore, per l’efficienza energetica, l’uso di fonti rinnovabili, l’allaccio elettrico delle navi in banchina e per la facilitazione del rapporto città-porto.
Il protocollo di intesa fa seguito al processo che ha portato alla certificazione ambientale delle tre autorità Portuali liguri tra il 2006 e il 2007. Mira a consolidare la strategia di coinvolgimento dei concessionari e il dialogo con gli enti locali sui temi dell’ambiente e dell’energia. "La firma di oggi nasce dal lavoro comune di anni – ha commentato l’assessore all’ambiente Franco Zunino – Tutte le iniziative di collaborazione già in campo sono di importanza fondamentale per le politiche ambientali regionali e per la competitività complessiva del sistema portuale ligure". Che per molti aspetti, come l’impiego di energia da fonti rinnovabili, ha ancora "grandi potenzialità inespresse", sottolinea Daniela Minetti del Dipartimento ambiente.
Il sistema portuale regionale è in parte un dato di fatto per la strada finora percorsa (e le certificazioni ambientali sono state un buon banco di prova), in parte un obiettivo da raggiungere: "La legge 84 del 1994 non prevede che i porti vicini facciano sistema – sottolinea Luigi Merlo, presidente dell’Autorità portuale di Genova – ci auguriamo che la legge quadro preannunciata dal ministro Matteoli agevoli percorsi come quello avviato in Liguria, pur nel rispetto dell’autonomia dei singoli scali".
Diverse le attività per le quali le tre autorità portuali prevedono un’intensa collaborazione già nel 2008, dalla gestione dei rifiuti all’impiego delle energie rinnovabili, dalla fornitura di energia alle navi direttamente dalle banchine (progetto Cold ironing) a progetti sperimentali sul piano della qualità dell’aria. Il problema delle emissioni è sentito tra i più urgenti: "I porti italiani, a esclusione di quello di Gioia Tauro, sono interni alle città – nota Luigi Merlo è importante fare il possibile per ridurre le emissioni e il rumore, soprattutto dove ci sono terminal rinfuse. Come è importante aumentare la quota di energia da fonte rinnovabile". Il presidente dell’Autorità portuale di Savona, Cristoforo Canavese, sottolinea i problemi che lo scalo del ponente ha dovuto affrontare con le grandi navi da crociera: "Abbiamo aperto a vettori sempre più grandi e sofisticati, che richiedono attacchi da due megawatt sulle banchine. Consentire alle navi di spegnere i motori è importante, ma il vero salto di qualità darà l’abbandono delle fonti di energia più inquinanti".
"La città vive con il suo porto, vogliamo che la convivenza migliori sempre di più – ha detto il segretario generale dell’Autorità portuale della Spezia Franco Pomo – abbiamo risolto il problema dei cicalini delle gru, riducendo il rumore a una fascia di frequenza limitata. Poi pensiamo a un regolamento nuovo e aggiornato per le merci polverose. Prioritario per noi è inoltre lo sviluppo traffico su ferro, vogliamo portarlo dal 30 al 50%. E vogliamo trasferire la movimentazione al retroporto di Santo Stefano".
Le esperienze e i migliori risultati ottenuti in una delle tre città saranno spunto per analoghe soluzioni anche negli altri porti, sotto il coordinamento regionale. Il Dipartimento Ambiente della Regione Liguria sta promuovendo i progetti Treseas (Sviluppo sistema di gestione ambientale integrato tra autorità portuali e terminalisti, Clever (sviluppo di politiche di distretto, sistemi a filiera e gestione integrata) Pharos (miglioramento delle performance ambientali dei porti turistici e del diportismo) e Porto ideale (progetto interreg Transfrontaliero Marittimo sui rapporti tra porto e città).
Intesa tra Regione Liguria e autorità portuali liguri
Protocollo d’intesa tra Regione Liguria e Autorità Portuali per la gestione degli aspetti ambientali e la promozione della sostenibilità nel settore delle attività portuali
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Legge n. 22 del 2007 "Norme in materie di energia"
Fonte: www.regione.liguria.it
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