Liguria: un nuovo sviluppo del territorio
Convegno Liguria Europa. Competere e cooperare per lo sviluppo
Dalla progettazione al confronto. E’ cominciato dal convegno di ieri a Palazzo Ducale il cammino che la Regione Liguria ha deciso di intraprendere perché i fondi europei si traducano in opportunità di sviluppo per tutto il territorio. Il 2007 è stato l’anno dell’elaborazione progettuale, il 2008 è l’anno del confronto con gli attori locali. Un confronto il più ampio e plurale possibile nelle intenzioni della Regione Liguria, che intende sfruttare l’occasione dei fondi 2007 – 2013 per coinvolgere il più possibile il territorio in una pianificazione strategica, orientata allo sviluppo integrato, che non disperda le risorse in mille rivoli. Risorse ingenti: 1,5 miliardi di euro che potranno aumentare grazie ai fondi obiettivo 3 e ai fondi ministeriali Fas (fondo aree sottoutilizzate), attualmente in fase di negoziazione. In tutto potrebbero essere circa un miliardo e settecento milioni di euro provenienti da diversi fondi che, nella diversità delle destinazioni, hanno in comune l’obiettivo di aumentare la competitività del territorio.
Ottima la risposta di sindaci e amministratori, imprenditori, rappresentanti delle parti sociali che hanno riempito la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Gli assessori regionali si sono alternati a illustrare le linee dei principali fondi europei; Marta Vincenzi, sindaco di Genova e deputato a Strasburgo nella fase di definizione dei fondi, ha parlato in rappresentanza dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani); sono intervenuti anche Lorenzo Sugo, presidente Uncem (unione nazionale comunità ed enti montani) e Marco Bertolotto (presidente della Provincia di Savona e dell’Urpl, unione regionale delle province liguri).
"Abbiamo un mese di tempo, prima della presentazione al governo, per fare alcune scelte di fondo – ha detto il presidente della Regione Claudio Burlando – Dobbiamo valutare insieme se non sia il caso di concentrare le risorse su alcuni grandi temi, usando i fondi Fas come strumento essenziale di riequilibrio".
Si parte, ad ogni modo, dalla positiva esperienza del settennato precedente: "La Liguria è stata una regione virtuosa che ha saputo spendere bene", e si è aggiudicata risorse aggiuntive "anche grazie al fatto che altre regioni hanno invece speso meno".
Tre, secondo Burlando, sono le priorità per il prossimo settennato: la difesa dell’apparato produttivo sempre più connesso con l’Università e i centri di ricerca; lo sviluppo della logistica e della portualità; la valorizzazione del terziario, del turismo e dell’ambiente.
Per quanto riguarda gli obiettivi del Fas, il fondo aree sottoutilizzate che stanzia per la Liguria 342 milioni di euro, le scelte della Regione e del Governo negli ultimi anni hanno già individuato obiettivi concreti e di grande impatto sia su servizi essenziali sia sullo sviluppo economico e produttivo.
– La realizzazione dei cinque nuovi ospedali previsti dal piano sanitario per la Liguria che daranno vita a 3000 nuovi posti letto, pari al 50% dell’offerta ospedaliera complessiva e il contestuale rinnovamento delle strutture ospedaliere presenti
– Interventi per l’edilizia residenziale pubblica, nel contesto della politica di riqualificazione urbana per una quota crescente di popolazione che fatica a trovare casa sia in affitto, sia da acquistare pur non appartenendo alle cosiddette fasce deboli
– Infrastrutture. Oltre alle opere fondamentali già finanziate dal governo uscente, dal nodo ferroviario di Genova che consentirà di avere una metropolitana leggera da Voltri a Brignole, all’Aurelia bis a Savona e alla Spezia, alla strada a mare di Cornigliano e alla Pontremolese, occorre incrementare la viabilità al servizio delle zone montane e dell’entroterra per agevolarne lo sviluppo: caso emblematico il Tunnel tra Rapallo e Val Fontanabuona
– Intercultura e turismo. Occorre pensare a progetti di valorizzazione e fruizione del patrimonio naturale e culturale per il rilancio turistico, anche con il rafforzamento della politica di promozione e marketing territoriale. In questo capitolo rientrano anche opere per la depurazione e la bonifica dei siti inquinanti. "Visto – come ha sottolineato Burlando – che la qualità del nostro mare non è sempre adeguata, ed è pertanto necessario che tutti facciano la loro parte".
– Ricerca e Innovazione tecnologica. In questo capitolo rientrano gli investimenti per potenziare centri quali Erzelli, IIT, la nascita del Politecnico e i distretti industriali sia di Genova che della Spezia.
Il vicepresidente della Regione Liguria e assessore all’Istruzione, formazione e ricerca Massimiliano Costa ha parlato del Fondo Sociale Europeo 2007 – 2013. Il nuovo FSE dovrà rispondere agli obiettivi di crescita e sostenibilità previsti dalla strategia di Lisbona per creare "nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale". Ammontano a 395 milioni i finanziamenti europei previsti per i programmi di valorizzazione delle risorse umane, inclusione sociale e servizi per migliorare la qualità della vita e alla competitività dei sistemi produttivi. Obiettivo della Regione sarà quello di rafforzare la governance, stimolando il parterneriato tra Enti locali e i soggetti interessati e semplificare le procedure per accedere al fondo. Fondamentale il ruolo dell’integrazione tra formazione e lavoro: nei prossimi anni si punterà sempre meno a combattere la disoccupazione e sempre di più a costruire posti di lavoro stabili e di qualità. Sui piani di sviluppo locali integrati si baseranno anche i due altri fondi strutturali esistenti: il FESR, fondo europeo per lo sviluppo regionale e il FEASR il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, per far crescere il territorio attraverso la valorizzazione delle risorse umane.
L’assessore allo sviluppo Economico Renzo Guccinelli ha illustrato gli obiettivi e le caratteristiche generali del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per il periodo 2007 – 2013. Le risorse, destinate allo sviluppo quantitativo e qualitativo delle imprese, sono state studiate coerentemente con la programmazione regionale e richiamano direttamente le strategie di Lisbona e Goteborg.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Giancarlo Cassini ha richiamato le linee principali del Piano di sviluppo rurale: i 276 milioni di euro destinati dall’unione europea verranno distribuiti su quattro assi con particolare rilievo alle nuove attività giovanili in agricoltura, allo sviluppo di nuovi prodotti e all’associazionismo e alla cooperazione oltre all’educazione alimentare".
Liguria Europa. Competere e cooperare per lo sviluppo
La brochure distribuita ai partecipanti al convegno di Palazzo Ducale (Genova)
formato .pdf (161 Kb)
Finte: www.regione.liguria.it
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