L’edilizia popolare della Liguria diventa sostenibile
La Regione Liguria ha assegnato i contributi aggiuntivi agli interventi di edilizia residenziale sociale particolarmente efficienti sotto il profilo della sostenibilità ambientale. Sette sono gli interventi, cinquantotto gli alloggi e 894mila euro i contributi messi a disposizione dal programma "Social housing". E il contenimento dei consumi termici invernali, l’illuminazione naturale, la produzione di acqua calda sanitaria, la quantità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, il contenimento delle emissioni di CO2, la massimizzazione della permeabilità delle aree esterne sono i criteri di valutazione.
Il programma "Social housing" si introduce nella più ampia azione della Regione finalizzata alla qualità del costruito dove per qualità si intende anche sostenibilità. La Liguria infatti, è una delle regioni che ha inserito nel proprio territorio i parametri della edilizia sostenibile per l?edificato residenziale. E questo perché (così come si legge nel sito ufficiale regionale) l’introduzione di criteri di sostenibilità nel settore delle costruzioni residenziali costituisce un contributo determinante al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Protocollo di Kyoto e al contenimento dei consumi di energia utilizzando risorse rinnovabili e limitando il consumo di quelle non rinnovabili.
Naturalmente nel campo dell’edilizia popolare ancora si tratta di una sperimentazione ma, rimane sempre un significativo passo avanti verso la promozione di politiche ecoefficienti e sostenibili.
Ma l’impegno della Liguria verso politiche di sostenibilità non si ferma soltanto al settore edilizio. La Regione ha infatti nel giugno di questo anno approvato la nuova legge regionale in materia di energia che ha l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile del sistema energetico, che passa per l’utilizzo di fonti rinnovabili e il risparmio energetico e attraverso la riduzione dei gas serra e dell’inquinamento luminoso. Il tutto secondo le indicazioni del protocollo di Kyoto, al quale fa riferimento il Piano energetico ambientale, che è lo strumento di attuazione della politica energetica regionale.
La Liguria ha poi emanato nell’agosto di questo anno (in coerenza con il periodo di ampio lavoro di revisione della normativa nazionale sugli appalti pubblici) la legge relativa all’organizzazione della Regione per la trasparenza e la qualità degli appalti e delle concessioni. L’obiettivo oltre a essere quello di garantire la trasparenza degli appalti e la qualificazione dei soggetti è anche quello della introduzione di criteri di ecoefficienza e sostenibilità nelle procedure di acquisto di forniture e di servizi.
In pratica una serie di impegni e di buoni proposito che la Regione intende attuare per contribuire allo sviluppo della sostenibilità ambientale nel proprio territorio.
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