Istituzione del registro per gestione rifiuti elettrici ed elettronici
In base ai dati, forniti dal settore della produzione, si stima che in Italia ogni abitante produce più di 14 Kg di rifiuti elettrici ed elettronici l’anno, per un totale nazionale di circa 850 mila tonnellate. Attualmente, secondo il rapporto dell’APAT 2006, di questi rifiuti vengono gestiti e recuperati circa 67.000 mila tonnellate di RAEE all’anno, circa 1,15 kg l’anno per abitante. L’obiettivo, stabilito dal decreto legislativo n.151/2005 di recepimento della direttiva CE 2002/96, è quello di raggiungere, entro il 31 dicembre 2008, la raccolta media pro-capite di 4 Kg l’anno per abitante (circa 240 mila tonnellate). La nuova normativa si basa sul sistema multi-consortile, fortemente voluto e ispirato dall’Unione Europea, grazie al quale i responsabili della gestione dei rifiuti non saranno più i Comuni ma i produttori delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Tenuto conto che il decreto legislativo n.151/2005 affida la gestione e lo smaltimento dei rifiuti AEE ai produttori di apparecchi elettrici ed elettronici, il ministero dell’Ambiente, coerentemente con la direttiva europea e in attuazione del decreto legislativo 151/2005, ha emanato il 25 settembre scorso il decreto n.185, che istituisce il registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti AEE. Nel decreto sono dunque definite le modalità di iscrizione e di funzionamento del Registro, nonchè le modalità di costituzione e di funzionamento del centro di coordinamento e l’istituzione del comitato d’indirizzo sulla gestione dei RAEE. Il decreto 185/2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 novembre 2007, entrerà in vigore il 20 novembre 2007.
Dossier sulla gestione dei rigiuti elettrici ed elettronici
fonte: www.governo.it
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