Infrastrutture e viabilità in Liguria
Tra le grandi opere che secondo il Cipe possono partire subito c’è anche il Terzo Valico dei Giovi. Un miliardo di euro per un’opera già cantierabile che cambierà il trasporto merci in tutta la Liguria.
I finanziamenti per la Pontremolese, l’avanzamento dei lavori per il raddoppio della tratta Andora – San Lorenzo al Mare e il progetto del nodo ferroviario di Genova completano il quadro della "rivoluzione" infrastrutturale che attende la Liguria nel prossimo decennio.
"L’approvazione è un fatto molto positivo per la Liguria e il suo sistema portuale – ha commentato il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando – Lo stanziamento per il Terzo Valico dovrà consentire la realizzazione di un primo lotto funzionale dell’opera, punto di partenza indispensabile per un avvio organico e programmato dei cantieri".
Non solo: dopo dieci mesi il Cipe ha approvato finalmente anche l’impiego dei fondi fas, i fondi europei per la competitività. Il via libera era atteso dopo l’intesa tra il Governo e le regioni del 13 febbraio scorso, che oltre agli ammortizzatori sociali aveva di fatto sbloccato anche i fondi fas. Ora la parola passa alla Corte dei Conti, poi entro marzo dovrebbe essere approvato il decreto del Presidente del Consiglio. Ad aprile i fondi dovrebbero essere nella disponibilità delle regioni.
Per la Liguria i 342 milioni di fondi fas genereranno un volume di investimenti per oltre un miliardo. Fondi per la ricerca e l’innovazione, come quelli destinati al polo tecnologico degli Erzelli e al distretto ligure per le tecnologie marine, ma anche per la "mobilità sostenibile", come il terzo lotto dell’Aurelia bis della Spezia, il tunnel che unirà il Tigullio con la Fontanabuona, il completamento del tratto De Ferrari Brignole della Metropolitana di Genova.
Particolarmente importanti in questo momento di crisi gli interventi per le aree industriali, come quelli per la Piaggio e la riconversione dei parchi ferroviari di Busalla e Ronco Scrivia, o la regimazione idraulica del tratto terminale dell’Entella che darà spazio a nuovi insediamenti industriali riducendo l’area esondabile del torrente.
Fonte: www.regione.liguria.it
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