Incendi boschivi, protezione civile: necessario lavorare da subito per prevenire dissesto

Sono state firmate martedì scorso dal Dipartimento per la protezione Civile le raccomandazioni operative per la prevenzione del rischio idrogeologico nelle aree colpite da roghi. “È noto, purtroppo, che i violenti incendi di questo inizio di stagione estiva 2017 hanno già bruciato migliaia di ettari di superficie”, ma oltre ai danni e alla perdita di patrimonio boschivo fin qui registrati è bene ricordare che “le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema forestale e ambientale molto lunghi”. Proprio attraverso queste parole il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio si è rivolto ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome, ai prefetti, all’ANCI e all’Unione delle Province Italiane (UPI) richiamando l’attenzione sulla necessità di prevenire il rischio idrogeologico nelle aree interessate da incendi boschivi.

Incendi boschivi: le raccomandazioni operative della Protezione Civile

Le raccomandazioni operative firmate questa settimana – e consultabili sul sito www.protezionecivile.gov.it – sollecitano tutte le autorità interessate a intervenire prontamente nelle aree interessate da incendi boschivi, valutando le eventuali azioni di protezione civile necessarie laddove il passaggio del fuoco abbia determinato o aggravato situazioni di criticità idrogeologica. Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi, infatti, oltre alla perdita di suolo fertile e di vegetazione, possono favorire fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense o prolungate, l’erosione del terreno e il possibile innesco di frane o di caduta massi improvvisa.

Un supporto alle amministrazioni locali

Nello specifico, il Capo Dipartimento sottolinea come sia necessario che le Regioni, le Province autonome, le Città metropolitane e le Province forniscano un adeguato supporto di natura tecnica alle Amministrazioni comunali nella valutazione della criticità idrogeologica delle aree percorse dal fuoco. Analogamente, i Comuni dovranno essere sensibilizzati ad aggiornare i propri piani d’emergenza, sulla base delle nuove o aggravate condizioni di rischio, e ad attuare altre iniziative di prevenzione non strutturale vòlte a informare la popolazione – anche attraverso l’organizzazione di incontri pubblici – sui corretti comportamenti da adottare in relazione al rischio.
La legge quadro in materia di incendi boschivi prevede, come è noto, l’istituzione e l’aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco, allo scopo di preservarne la destinazione d’uso e scongiurare usi speculativi. A tale obbligo deve necessariamente associarsi l’impegno delle autorità di protezione civile sul territorio per valutare i nuovi o ulteriori rischi a cui il territorio si trova esposto e lavorare, da subito, in termini di pianificazione, prevenzione e informazione per essere pronti a fronteggiare eventuali emergenze.

>> CONSULTA LE RACCOMANDAZIONI OPERATIVE DEL DIPARTIMENTO PER LA PROTEZIONE CIVILE.

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