Imu, per la prima casa si pagherà in media 235 euro
La media del prelievo Imu per la prima casa è di circa 235 euro. Inoltre su circa 19,2 milioni di immobili, 14,6 milioni genereranno Imu e circa 4,6 milioni saranno esenti da tassazione per effetto dell’incidenza delle detrazioni.
Lo ha ribadito il viceministro all’Economia, Vittorio Grilli, durante il question time.
Il gettito complessivo stimato derivante dall’Imu sulla prima casa “é di circa 3,4 miliardi di euro, sostanzialmente equivalente a quello dell’Ici sull’abitazione principale” (circa 3 miliardi di euro).
Grilli ricorda che nel 2008 è stata decisa l’esenzione dell’imposta sulla prima casa e che “questa scelta ha determinato una singolarità del sistema tributario italiano rispetto a quello di altri Stati.
In molti, in verità, é previsto un trattamento preferenziale a favore dell’acquisto ovvero della locazione della prima casa; in nessuno dei principali Paesi Ocse, però, vige una completa esenzione da fiscalità dell’abitazione principale. L’Italia è il Paese con la più bassa tassazione della proprietà immobiliare tra i principali Paesi Ocse.
Dai dati emerge che il prelievo immobiliare in Italia è assai inferiore rispetto ai principali Paesi avanzati. Escludendosi le imposte sui trasferimenti immobiliari ed altre imposte straordinarie, nel 2009 l’incidenza del prelievo sugli immobili è risultato pari a circa lo 0,6% del Pil, a fronte di una media Ocse di circa l’1,1%. Valori superiori si rilevano per la Francia (2,4%), il Regno Unito (3,5%), il Canada e gli Stati Uniti (circa 3%), il Giappone (2,1%).
Nel confronto con i principali Paesi Ocse – prosegue Grilli – l’Italia ha la più alta quota di ricchezza investita in abitazioni di residenza (circa 70% del totale degli investimenti mobiliari e immobiliari). La tassazione della prima casa, pur con le mitigazioni stabilite dalla disciplina Imu, esprime poi attuazione di uno dei cardini del federalismo.
Il gettito che ne deriva a livello locale è destinato alla copertura degli oneri per servizi indivisibili, di cui usufruisce in primo luogo chi, con l’abitazione principale, risiede in un determinato comune”.
Fonte: Ansa
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