Il contratto di comodato legittima la richiesta del permesso di costruire?
Segnaliamo la sentenza n. 648 del 9 febbraio 2015 del Consiglio di Stato, sez. IV, nella quale è stato ribadito il principio per cui il permesso di costruire può essere rilasciato al soggetto che dimostri di avere la disponibilità dell’area di riferimento in base a diritto reale o di obbligazione (v. ad es., Cass., Sez. III, sent. n. 6005 del 15-03-2007), con la conseguenza che anche il comodato, visto che si tratta di contratto che attribuisce la detenzione del bene, analogamente alla locazione, costituisce una forma di disponibilità del medesimo sufficiente ad ottenere il titolo edilizio (salva l’opposizione del proprietario).
La questione della legittimazione alla richiesta del permesso di costruire da parte del locatario è stata, fra le altre ipotesi, oggetto di particolare attenzione nel volume edito da Maggioli, curato da Antonella Mafrica e Mario Petrulli, dal titolo Il permesso di costruire richiesto da soggetto diverso dal proprietario, al quale è necessario rimandare per gli opportuni approfondimenti (casi concreti, riferimenti giurisprudenziali e possibilità di voltura del titolo edilizio dal proprietario al comodatario).
I nostri Autori hanno ricordato che, come indicato dal Consiglio di Stato, sez. IV, nella sent. n. 4370 del 20 luglio 2011, la legittimazione del comodatario incontra il limite della compatibilità dell’intervento edilizio in richiesta con l’effettiva disponibilità del bene e con l’entità della trasformazione oggetto dell’istanza.
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Buon giorno, mia figlia ha un appezzamento di terreno agricolo privo da vincoli di ogni genere, vorrebbe affidarmi a me e mia moglie mediante un contratto di comodato d’uso gratuito dove nell’interno ci sono piantati circa 70, settanta alberi di olivo in cui vi è un piccolo lotto dedicato per l’agricoltura per il fa bisogno familiare e nel quale vorrebbe fare una piccola costruzione per me che sono un invalido civile al 100% con varie difficolta motorie come l’impossibilità a deambulare e mia moglie prendersi cura di me e del terreno con l’aiuto dei figli. Abito in un condominio al terzo piano in affitto privo di ascensore e montascale, se pur facendo le dovute richieste nessuno e tantomeno il proprietario vuole intervenire a sovrastare le difficoltà, e mi trovo costretto a restare segregato in casa non potendo scendere le scale in autonomia e senza assistenza. Vorrei sapere se abbiamo la speranza di fare una costruzione di circa 50 metri con annesso un bagno per disabili. Grazie