Gestione rifiuti: la Lombardia approva mozione contro lo Sblocca Italia
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la mozione in merito alle nuove disposizioni in materia di termovalorizzatori e rifiuti contenute nel Decreto Sblocca Italia. Ad esprimere la sua soddisfazione sull’azione del Consiglio è l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi: “Sono molto soddisfatta – spiega l’assessore – dell’approvazione della mozione, che nasce dalla chiara e precisa volontà di non essere obbligati a smaltire i rifiuti solidi urbani provenienti da fuori. Di fatto l’articolo 35 voluto dal Governo Renzi punta a svuotare le competenze in materia delle Regioni e stravolgere il piano rifiuti stesso approvato lo scorso giugno”.
Genesi della polemica
La polemica si era originata nelle scorse settimane nei momenti immediatamente successivi alla pubblicazione del Decreto in Gazzetta: l’articolo 35 dello “Sblocca Italia” cancellerebbe il nuovo piano rifiuti sviluppato dalla Regione Lombardia, oltrepassando di fatto la bacinizzazione regionale ed eliminando di conseguenza le barriere esistenti alla libera circolazione dei rifiuti urbani sul territorio nazionale.
Gestione rifiuti: un tema spinoso
“In particolare – prosegue l’assessore Terzi (intervenuto ieri in Consiglio) – il rischio è che arrivino oltre 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti da Regioni che in questi anni, a differenza della Lombardia, non hanno fatto alcuna programmazione in materia. Come Lombardia difenderemo l’autosufficienza conquistata in questi anni grazie anche alla responsabilità dei nostri cittadini che restano i miei interlocutori privilegiati”.
Per approfondire la vicenda leggi l’articolo Smaltimento rifiuti: Lombardia contro il Decreto Sblocca Italia.
“Non diventeremo la pattumiera d’Italia“
Secondo l’assessore non è in alcun modo possibile che la Regione sia costretta a pagare per l’incapacità gestionale, politica e amministrativa di altri: quella che in soldoni viene spacciata come mera semplificazione burocratica non sarebbe altro che un evidente tentativo di aggirare le norme di tutela dell’ambiente. Insomma, l’autosufficienza regionale in materia di gestione rifiuti rimane una assoluta priorità per l’amministrazione lombarda: “Non diventeremo la pattumiera d’Italia” (Terzi dixit) è la frase ad effetto che simboleggia e rappresenta il nucleo della questione.
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