Emilia Romagna: sicurezza nei cantieri

Un sistema elettronico per aumentare regolarità, sicurezza e qualità del lavoro degli addetti. E´ la sperimentazione che viene avviata nel cantiere della Variante di valico dell’Appennino bolognese.

Un registratore delle presenze autorizzate nei cantieri (Repac), infatti, sarà in grado di monitorare, a distanza ed in tempo reale, orari e tipologie di lavoro. Il tutto con l´utilizzo un apparecchio elettronico (che trasmette i dati ad un apposito server internet) e di un badge assegnato a ciascun addetto al cantiere.

Il sistema rende possibile rilevare a distanza (ai soli soggetti autorizzati) l´identificazione, la registrazione degli accessi e la permanenza degli addetti e dei lavoratori la cui presenza è autorizzata nei cantieri.

“L´utilizzo della tecnologia consente – ha sottolineato l´assessore regionale alla programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli – di rispondere alla necessità di prevenire e di ridurre l´incidentalità nei cantieri, ma anche di eliminare elementi di illegalità e lavoro nero”.  

L’utilizzo di questo strumento di controllo è previsto dalla recente legge regionale sulla sicurezza nei cantieri (L.R. 2/2009) e costituisce una delle attività per le quali, aumentando i livelli di sicurezza, sono previsti incentivi economici alle imprese.

“La nuova normativa regionale – ha infatti aggiunto Muzzarelli – introduce due livelli di premialità. Il primo è rivolto alle imprese virtuose e collegato all´accesso a finanziamenti per investimenti in sicurezza. L´altro riguarda invece incentivi per i lavoratori che ottemperano a tutti le prescrizioni in materia”. 

Il sistema potrà essere utilizzato dalla direzione lavori e dai responsabili della sicurezza degli enti appaltanti e dai soggetti preposti alla vigilanza (Direzione provinciale del Lavoro, Aziende Usl, Inail, Inps).

La sperimentazione sarà operativa già dalle prossime settimane – grazie ad una convenzione tra Autostrade per l’Italia e Regione con il supporto tecnico operativo di NuovaQuasco – nel cantiere del lotto 5B della Variante di valico nella tratta La Quercia/Badia Nuova e subtratta Lagaro/Val di Sembro.

La sinergia tra Autostrade – che ha completamente finanziato, con oltre 148mila euro la  sperimentazione – e Regione consentirà lo sviluppo del prototipo e del sistema informativo che ne consente l’operatività.

In accordo con Autostrade per l’Italia si è deciso di applicare questo sistema, dopo la sperimentazione, nei cantieri della variante nell’Appennino bolognese.

Repac, l’occhio elettronico per sicurezza nei cantieri
Lo studio e lo sviluppo del sistema Repac è stato realizzato con finanziamenti della Regione Emilia-Romagna ed è stato testato in diversi cantieri delle province di Reggio Emilia (accordo Indici-Repac), Modena, Bologna e Ferrara.

Il progetto sperimentale di Repac sul cantiere autostradale è nato – su proposta e studio della Provincia di Bologna, dell’Ausl e delle Organizzazioni sindacali bolognesi insieme ad Autostrade – nell’ambito del Tavolo per la sicurezza nei luoghi di lavoro della Variante di valico, presieduto dall’assessore al lavoro della Provincia Paolo Rebaudengo.

Software e procedure di gestione del sistema informativo e di rilascio del badge consentono la verifica efficace, con un sistema biometrico anti-falsificazione dell’identità, dell’accesso e della permanenza nei cantieri degli addetti e dei lavoratori autorizzati, nonché la rilevazione dell’incidenza della manodopera, anche per specifiche lavorazioni.

Tra i dati rilevati anche quelli relativi alla verifica, da parte del direttore dei lavori e del coordinatore della sicurezza, dei sopralluoghi in cantiere e la loro singola durata. Prevista anche la visualizzazione da remoto dei cartelli di cantiere attraverso un sito web che potrà in futuro avere a supporto un sistema di navigazione con rappresentazione grafica territoriale.

L’iniziativa si coniuga con gli obblighi previsti dal Decreto Bersani (n. 248/2006) relativi alla dotazione di un tesserino di riconoscimento dei lavoratori operanti nei cantieri. Proprio in tale prospettiva si prevede una evoluzione delle attrezzature e del sistema informativo, nell´ambito di una collaborazione fra enti pubblici e enti abilitati al rilascio di tali tesserini.

Il sistema informativo Repac potrà, inoltre, essere sviluppato come piattaforma su cui realizzare altri servizi per la gestione dei cantieri basata sulle attività di telesorveglianza e di scambio documentale telematico.
Su questo aspetto, la Regione ha attivato un progetto per migliorare l’attività di vigilanza e controllo dei cantieri, anche attraverso l’integrazione del sistema Repac con la rete regionale radiomobile R3.

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it

 

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