Emilia Romagna, legalità e semplificazione in edilizia
Una risposta della Regione Emilia-Romagna all’infiltrazione di imprese legate alla criminalità organizzata. L’Assemblea Legislativa ha, infatti, dato il via libera alla legge regionale per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata.
La nuova normativa (Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata), punta a valorizzare le imprese virtuose (rimuovendo i comportamenti illegali che alterano il mercato e la libera concorrenza), a semplificare le normative del settore riducendo le pratiche cartacee e l’uso indiscriminato del massimo ribasso d’asta negli appalti, ad aumentare i controlli nei cantieri anche con l’utilizzo delle tecnologie informatiche necessarie per segnalare appalti nei quali possono annidarsi fenomeni di infiltrazione mafiosa, lavoro irregolare e usura.
“La legalità è libertà. Il progetto di legge – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – punta a contribuire alla legalità nel nostro territorio, ed è un contributo a una sfida che si vince con l’attenzione e il sostegno compatto delle istituzioni insieme alle forze dell’ordine, alle associazioni di categoria, ai lavoratori sino ai cittadini.
Con la nuova legge sarà più facile contrastare i fenomeni di infiltrazione mafiosa, il lavoro irregolare, l’usura, i comportamenti illegali che alterano il mercato e la libera concorrenza”.
Alla base del provvedimento – soprattutto in un momento di forte crisi economica, che colpisce con forza l’edilizia – c’è la valutazione che la struttura del mercato spesso è condizionata dalla presenza di imprese che possono adottare pratiche in grado di alterare le condizioni di concorrenzialità.
Tra queste il frequente ricorso a rapporti di subappalto ad imprese non adeguatamente strutturate, l’utilizzo troppo elevato del criterio del prezzo più basso, la scarsa attività di controllo rispetto ai numeri elevati di cantieri sia pubblici, sia privati, le difficoltà nel giungere alla conclusione dell’iter di realizzazione degli interventi edilizi.
Il provvedimento prevede di attuare un sistema integrato di sicurezza territoriale e di qualificazione e di idoneità degli operatori economici nonché delle amministrazioni pubbliche. Prevede anche l’adozione di procedure e di soluzioni finalizzate alla trasparenza, alla semplificazione e razionalizzazione dell’attività amministrativa e degli adempimenti nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata.
La Regione potrà definire accordi e intese con i soggetti pubblici competenti, consapevoli che la legalità e a semplificazione passano attraverso risposte di sistema. Sono previsti anche accordi per l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, in accordo alle finalità previste dalle disposizioni normative in materia.
Dove agisce la nuova legge regionale
La legge regionale prevede un potenziamento dell’attività di controllo nei cantieri edili e di ingegneria civile. In particolare, la Regione definirà secondo criteri di proporzionalità e adeguatezza, con riferimento alla dimensione dei cantieri ovvero alla particolare pericolosità di lavori, le modalità di adozione e di applicazione obbligatoria di sistemi informatici di controllo e registrazione automatica delle presenze autorizzate nei cantieri, al fine di assicurare un più efficace e coordinato esercizio delle attività di vigilanza.
Si prevede l’aggiornamento e la pubblicazione dell’elenco delle imprese che si avvalgono dei sistemi informatici di controllo e registrazione. Un altro aspetto relativo al potenziamento e al migliore coordinamento delle attività di controllo, riguarda la promozione tramite accordi dell’adozione di sistemi telematici di rilevazione dei movimenti e dei flussi dei mezzi e dei materiali nei cantieri.
La Regione agevolerà – in collaborazione e in accordo con gli enti competenti – lo svolgimento delle attività delle amministrazioni pubbliche, degli operatori economici e dei cittadini: questo per costituire, aggiornare e rendere consultabile agli aventi diritto la banca dati delle certificazioni (le cosiddette white list o elenchi di merito), rilasciate nell’ambito del territorio regionale, relative alla regolarità contributiva degli operatori economici e alla congruità dell’incidenza della manodopera per contratto affidato.
È contemplato anche il supporto informativo per la semplificazione e dematerializzazione degli obblighi di comunicazione in merito: alla notifica preliminare, ai moduli Istat per la rilevazione dei titoli abilitativi per nuovi fabbricati o per ampliamenti di volume di fabbricati preesistenti, ai modelli Gap delle Prefetture, al procedimento e agli endoprocedimenti edilizi (dati catastali, autorizzazioni paesaggistiche e sismiche), e alle procedure negoziate per l’affidamento di contratti pubblici.
La norma recepisce e declina i principi della Commissione europea favorendo il massimo accesso alle procedure di affidamento di lavori, così congiuntamente a forniture o servizi, anche alle piccole imprese.
Si rafforzano inoltre i controlli nel settore dell’edilizia privata sull’inizio e fine lavori nonché sull’avvenuta comunicazione all’ente competente del nominativo dell’impresa esecutrice o delle imprese affidatarie dei lavori per la verifica del regolare adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali e delle condizioni di idoneità tecnico-professionale delle imprese, nonché all’avvenuta verifica della dicitura antimafia per rendere efficace il permesso di costruire.
Fonte: www.regione.emilia-romagna.it
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