Emilia Romagna: le novità del progetto 500 Stazioni
L’Emilia Romagna punta l’obiettivo su stazioni più moderne, accessibili e funzionali, sia sulle linee nazionali (gestite da Rfi) che su quelle regionali (in capo a FER). È stato presentato ieri il progetto nazionale di RFI “500 Stazioni”, che interessa 40 hub del territorio dell’Emilia-Romagna, per un investimento complessivo per il triennio 2016-2018 di 30 milioni di euro.
Innalzamento dei marciapiedi, ristrutturazione dei sottopassi, installazione di ascensori, segnaletica, illuminazione led, pensiline nuove: sono questi gli interventi “tipo” previsti nel progetto “500 Stazioni”, che nel 2016 riguarderà in Emilia-Romagna le stazioni di Benedetto Val di Sambro, Porretta, Vergato, Riola e Riccione (in quest’ultima i cantieri sono già aperti).
Ampia soddisfazione è stata espressa dall’assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Raffaele Donini: “Quasi un decimo delle stazioni di Rfi coinvolte in questo progetto, che come Regione abbiamo condiviso, si trovano sul nostro territorio. Cinque le stazioni su cui si interverrà quest’anno, a cui se ne aggiungeranno altre 11 nel biennio 2017-2018. Voglio ricordare inoltre che, agli interventi di Rfi, si sommano anche quelli, già in corso, sulle 120 fermate/stazioni della rete FER, e che vedono risorse da parte della Regione per oltre 10 milioni di euro”.
Nel biennio 2017-2018, si lavorerà sull’accessibilità, la sicurezza e il comfort nelle stazioni di Castelbolognese Riolo Terme, Castelfranco Emilia, Fidenza, Imola, San Pietro in Casale, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Marzabotto, Casalecchio Garibaldi, Pioppe di Salvaro, Bologna Borgo Panigale.
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La volontà della Regione consiste nel dare una svolta rilevante alla sulla gestione di tali spazi, coinvolgendo anche l’associazionismo. “Siamo interessati a fare delle stazioni luoghi vivi – ha affermato l’assessore Donini illustrando le novità insieme a Cristian Colaneri, direttore commerciale di Rfi per l’Emilia-Romagna, durante la conferenza stampa – spesso le stazioni, pur trovandosi in città, sono un po’ isolate. L’obiettivo è diminuire il fabbisogno di manutenzione, ma soprattutto aumentare il presidio e la sicurezza delle stazioni”.
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