Edilizia sociale: una start-up lancia una nuova scommessa per il futuro

Ampliare l’offerta abitativa nei confronti di quelle persone a cui da un lato non è consentito l’accesso all’edilizia residenziale pubblica e che dall’altro riescono con fatica a poter permettersi l’acquisto di una casa attraverso il libero mercato: è una delle scommesse poste da “Beat Area”, una start-up sociale che ha trionfato alla quarta edizione del concorso di rango nazionale per imprese sociali innovative patrocinato da Make a Change (movimento italiano per la promozione del business sociale).

L’idea vincente è stata partorita a Mantova (con impresa già avviata in quel territorio) da una equipe di 5 persone: l’intendimento ed obiettivo principale di “Beat Area” si colloca nello sviluppare e favorire la nascita di un’offerta abitativa innovativa mediante la destinazione ad “housing sociale” di appartamenti di proprietà pubblica e privata, facendo attenzione all’implementazione del riuso e della trasformazione del patrimonio pubblico inutilizzato, con riferimento particolare a vecchi casolari, scuole dismesse ed edifici che rimangono inutilizzati all’interno delle città.

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Ammonta alla importante cifra di 40mila euro lo stanziamento messo a disposizione dal comitato promotore del concorso per lo sviluppo di un progetto che possiede un altissimo valore simbolico proprio per la sua particolare attenzione verso un tema così rilevante in questi anni: ovvero quello dell’edilizia sociale (o social housing).

“Sostenendo Make a Change, promuoviamo la realizzazione di idee innovative“, ha sottolineato il presidente di giuria del concorso Luigi Lana (Direttore Generale di Reale Mutua, partner principale della manifestazione): la cultura della sostenibilità va tutelata in tutte le sue sfaccettature (da quella sociale a quella ambientale, transitando per il settore energetico), un percorso da intraprendere attraverso una più marcata collaborazione tra privati ed amministrazioni.

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