Edilizia sociale, sbloccati 116 milioni di euro
In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato un DM Infrastrutture-Tesoro che ripartisce i fondi tra le Regioni.
Sono 116 milioni i fondi statali stanziati per il piano nazionale di Social housing e serviranno a sostenere la realizzazione di alloggi destinati alle categorie svantaggiate (famiglie disagiate, immigrati, coppie giovani e studenti). È un fondo valido e consistente, ma è l’ultimo disponibile.
Altri fondi di questi tipo per destinazioni simili sono stati assegnati negli anni scorsi: nel 2008 vennero assegnati 800 milioni di risorse dello Stato.
Le risorse sono andate anche in quel caso alle Regioni, eccetto Trento e Bolzano.
Dalla dote statale stabilita con il DM ci si attende un effetto moltiplicatore, sia per il cofinanziamento alle Regioni, ai Comuni e agli ex IACP (Istituti Autonomi Case Popolari), sia e soprattutto per il coinvolgimento dei privati nell’inizaitiva.
C’è infatti un precedente che fa ben sperare: i fondi elargiti nel 2010 hanno riscosso ampia adesione di cofinanziatori pubblici e privati. Se l’ultimo finanziamento facesse “esplodere” un effetto moltiplicatore nelle stesse proporzioni del 2010 (quando ai 378 milioni statali si aggiunsero 461 milioni pubblici e 2,1 miliardi di privati, consentendo di avere un budget di poco meno di 3 miliardi per gli interventi), i 116 milioni potrebbero diventare ben 900.
Questo potrebbe succedere grazie, come nel caso del 2010, alla grande partecipazione dei privati, che hanno avuto la possibilità di realizzare residenze per il Social Housing anche con il sistema del Project Financing e con le procedure indicate dalla Legge obiettivo per le grandi opere.
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