Edilizia scolastica, Renzi: i cantieri partono da giugno
Continua a essere animata la discussione attorno all’edilizia scolastica e agli interventi necessari per recuperare il patrimonio scolastico che ha decisamente bisogno di essere sistemato. Vediamo alcuni punti futuri del percorso, indicati dal Governo. Si parte a giugno, lo ha detto anche Renzi ieri sera in un’intervista in televisione.
Le tempistiche
Tra una settimana il ministero dell’Istruzione avrà la fotografia degli interventi necessari nelle scuole italiane per metterli in sicurezza. Il piano partirà in estate, a scuole chiuse; proseguirà nelle vacanze natalizie per poi continuare nel 2015.
Lo ha detto il sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi, intervenuto in una scuola romana in cui ha preso il via un piano di formazione sulla sicurezza. “L’unità di missione sta lavorando a pieno ritmo analizzando tutte le richieste di intervento – quelle utili sono 4 mila – che ci sono state inviate dai sindaci, ai quali avevamo chiesto di mandarci un elenco delle loro priorità. Noi daremo una risposta personalizzata a ciascuno dei sindaci che ci ha inviato le richieste”.
I soldi stanziati
Sono 3 miliardi e 700 milioni e le scuole sulle quali si dovrebbe intervenire sono in tutto oltre 10 mila.
Gli interventi necessari
Da un primo esame risulta che ci sia una necessità diffusa di piccola manutenzione, ma anche di interventi di media consistenza per una spesa di circa 200-500 mila euro. “Stiamo lavorando – ha aggiunto Reggi – ad una ricognizione completa delle risorse che dovrà portare all’istituzione del fondo unico per l’edilizia scolastica. Una volta pronta questa ricognizione potremo dire basta alla parcellizzazione dei finanziamenti che afferiranno tutti al Miur”.
Le risorse future
Il sottosegretario ha infine reso noto che in un secondo momento l’unità di missione coinvolgerà anche soggetti esterni, quali l’Anci, l’Upi e le Regioni per procedere alle assegnazioni future di risorse. E’ infine in programma da parte della Presidenza del Consiglio una convocazione in tempi brevi dei ministeri titolari di risorse.
© RIPRODUZIONE RISERVATA