Edilizia pubblica, ristrutturazione con pubblicità a Roma
“Un edificio di proprietà dell’Ater del Comune di Roma, con oltre un secolo di vita, situato in una zona centrale della Capitale e che da decenni versa in uno stato di degrado a causa della scarsissima manutenzione ricevuta, sarà ristrutturato e rimesso a nuovo senza che la Regione, l’Ater e le 79 famiglie che vi abitano spendano un solo euro”.
Lo ha detto l’assessore alle Politiche per la casa della Regione Lazio, Teodoro Buontempo, intervenendo oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto di ristrutturazione dello stabile Ater di via Chiaradia 2 a Roma.
“Si tratta di un progetto pilota – ha spiegato Buontempo – al quale nessuno, finora, aveva mai pensato. I lavori di restauro costeranno circa 500 mila euro e saranno a totale carico della Urban Vision, la società che, a seguito di un bando pubblico indetto dall’Ater, sarà sponsor dell’iniziativa finanziandola in cambio dell’utilizzo dei ponteggi per fini pubblicitari“.
Il progetto, promosso dall’Ater di Roma su indirizzo dell’assessore Buontempo, sarà avviato il prossimo 16 ottobre, per concludersi il 15 settembre del 2012. L’intervento di restauro è stato elaborato dalla Darc’ Studio e sarà realizzato dall’impresa Il Cenacolo-Conoscere per conservare.
“La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico – ha sottolineato Buontempo – è tra le priorità della nuova Giunta regionale, ma è sempre più evidente la necessità di percorrere nuove strade per il reperimento di fondi che consentano di portare a conclusione i lavori senza gravare sul Bilancio pubblico.
Per questa ragione, l’assessorato alle Politiche per la Casa della Regione Lazio ha deciso di ricercare sul mercato fonti di finanziamento privato, allo scopo di riqualificare alcuni complessi immobiliari. Una soluzione subito sposata dall’Ater del Comune di Roma”.
“Riqualificare l’edilizia pubblica con il contributo del privato attraverso la pubblicità è innovativo – ha aggiunto Buontempo – e sarà una strada che percorreremo anche in altre occasioni. Faremo in modo di utilizzare la sponsorizzazione pubblicitaria per prevedere nuovi lavori di ristrutturazione in altri edifici Ater”.
Buontempo si è detto soddisfatto per l’avvio di questo progetto, perché “la politica deve essere servizio pubblico e niente altro. Io mi vergogno di vedere edifici pubblici da destinare alle fasce più deboli costretti in un degrado infinito, al quale nessuno presta attenzione. Farò il possibile affinché le Ater non siano dipendenti dai partiti ma solo dai cittadini, ai quali sono obbligate a dare risposte serie e responsabili”.
Un aspetto importante nell’ambito di questa iniziativa riguarda il colore delle facciate dello stabile, che sarà riproposto nella sua versione originaria. Per un idoneo restauro, inoltre, è stato necessario uno studio per poter conoscere i materiali impiegati e lo stato di conservazione.
“Restituiremo a questo edificio, degradato dall’azione degli agenti atmosferici e dagli effetti dello smog cittadino, la sua integrità originaria” ha spiegato Buontempo, elencando poi nel dettaglio i lavori che saranno eseguiti:
– “la demolizione “leggera” delle infrastrutture del palazzo come i lastroni che sono sulle finestre, balconi o terrazzi;
– la sostituzione dei canali di gronda e dei discendenti, ovvero i tubi che dal terrazzo portano l’acqua in strada dentro le fogne;
– il restauro e la revisione della cornice dell’edificio posta sulla sommità dello stesso; la rimozione di tutti gli aspetti superficiali, per poter riportare la parete alla sua caratteristica originaria; il fissaggio dell’intonaco esterno con le tecnologie più avanzate;
– la rimozione degli elementi metallici come perni, grappe, staffe e chiodi degradati e trattamento antiossidazione. Saranno inoltre svolte delle verifiche sulla effettiva funzionalità di tutti i cavidotti esterni, cioè dei tubi che portano acqua, gas ed elettricità, che dovrebbero essere incanalati nelle pareti per rendere un aspetto estetico più gradevole.
Penseremo poi ad eliminare le scritte vandaliche realizzate sull’intonaco, senza dimenticare l’applicazione a spruzzo del diserbante, il restauro degli elementi in stucco e infine la tinteggiatura a calce delle facciate”.
Fonte: Regione Lazio
Sulla gestione del patrimonio immobiliare pubblico vi segnaliamo l’articolo di approfondimento “La gestione del patrimonio immobiliare del comune: una breve panoramica” pubblicato sul nostro sito in 3 puntate (Leggi Prima parte – Seconda Parte – Terza Parte)
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