Edilizia privata, progetto europeo per l’efficienza energetica
Il tema dell’efficienza energetica nel settore del civile è tra quelli prioritari non solo per il nostro Paese ma anche per quelli dell’area dell’Unione Europea.
Migliorare l’efficienza energetica significa contribuire in modo efficace a ridurre i consumi energetici, che in Italia rappresentano il 40% dei consumi finali di energia.
Nel settore residenziale, soprattutto nelle azioni di riqualificazione degli edifici già esistenti pubblici e privati, gli interventi di efficienza energetica risultano molto critici non tanto per problemi di applicazione di componenti e tecnologie efficienti, ma soprattutto per problemi legati alle disponibilità di risorse finanziarie degli utenti.
Il progetto ELIH-Med (Energy efficiency in Low-Income Housing in the Mediterranean) affronta proprio questo tema ed intende individuare, in tre anni di progetto, gli strumenti tecnici, legislativi e soprattutto finanziari per riuscire a migliorare l’efficienza delle case a basso reddito per abbattere drasticamente i consumi energetici.
Il progetto, che vede coinvolti 7 paesi (Italia, Spagna, Grecia, Slovenia, Cipro, Malta e Francia) ed è coordinato dall’Enea, è partito in questi giorni e consentirà di raccogliere le buone pratiche già messe in atto a livello nazionale ed europeo in un apposito database in modo da favorirne la diffusione.
Saranno dunque sviluppate le necessarie linee guida valide per tutto il territorio nazionale sulla base dell’esperienza acquisita attraverso 100 interventi da realizzare su abitazioni già esistenti, situate nei comuni di Genova, Frattamaggiore e in Sardegna. Grazie alla collaborazione avviata con la Conferenza Stato Regioni, sarà possibile poi replicare gli interventi con le soluzioni individuate dal progetto in altre Regioni e in altri Comuni.
In totale saranno coinvolte 500 abitazioni di cui oltre alle 100 italiane, altre 100 per ciascuno dei paesi Spagna, Grecia e Francia, 60 a Cipro e 40 a Malta.
L’importanza della riduzione del consumo energetico nel settore civile è stato sottolineato in questi giorni anche dalla Commissione europea che ha completato l’elaborazione della bozza di direttiva che a giugno dovrebbe essere presentata a Parlamento e Consiglio.
Il provvedimento dovrebbe porre rimedio al ritardo con cui gli Stati membri stanno lavorando per raggiungere l’obiettivo (non ancora vincolante) di risparmio energetico previsto dal pacchetto clima-energia: aumentare, entro il 2020, l’efficienza energetica del 20% rispetto ai livelli del 1990.
La nuova direttiva dovrebbe introdurre per i singoli Stati schemi obbligatori per il risparmio energetico, con un obiettivo di riduzione dei consumi finali nella misura dell’1,5% ogni anno.
Ogni governo dovrà entro il 30 giugno 2013, adottare un apposito piano nazionale per migliorare la trasmissione e la distribuzione delle risorse energetiche, intervenendo, se necessario, per migliorare le infrastrutture esistenti.
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