Edilizia in area sismica, ok dalle Regioni a proposta di snellimento procedure
La conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha approvato all’unanimità la proposta di modifica al testo unico per l’edilizia presentata dall’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata (che presiede la relativa commissione della Conferenza) Rosa Gentile, per snellire le procedure relative all’autorizzazione per l’inizio dei lavori nelle località sismiche, in modo da ridurre i tempi necessari per l’inizio dei lavori anche al fine di salvaguardare la pubblica incolumità.
Le norme che la Conferenza propone all’unanimità, contemplano la possibilità per le Regioni di prevedere al posto dell’autorizzazione preventiva per l’inizio dei lavori, modalità di controllo a campione.
Sempre le Regioni, stando alla proposta licenziata, potranno derogare alle norme che disciplinano i vincoli per il reclutamento del personale al fine di costituire efficaci reti tecniche di controllo.
Infine, si prevede che in caso di cambiamento della classificazione sismica dei territori o delle norme tecniche, chi abbia già iniziato una costruzione non abbia l’obbligo di adeguarsi alle nuove previsioni se concluderà i lavori entro 18 mesi, diversamente, per tempi più lunghi, sarà necessario presentare una valutazione della sicurezza al fine di stabilire se è possibile proseguire con la costruzione o sia necessario un progetto di adeguamento.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore Gentile – è quello di rendere la celerità una materia ordinaria e non straordinaria legata all’emergenza.
In un settore delicato come la prevenzione sismica è fondamentale potersi muovere celermente nell’adeguamento degli edifici per giungere ad un abbattimento del rischio legato al territorio.
E piuttosto che derogare a tutte le norme quando i problemi e i lutti si sono già verificati, è bene rendere le normative più leggere prima ed evitare eventi catastrofici”.
Fonte: Regioni.it
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