Edilizia e risparmio energetico
Costruire meglio, con efficienza energetica imposta dalla direttiva comunitaria 2006/32 (oggi decreto legislativo 115/08), sara` piu` agevole per gli uffici tecnici degli enti locali e i progettisti privati.
La norma consente (articolo 11) di non calcolare i maggiori spessori dei muri e dei solai resi necessari da motivi di contenimento di consumi energetici. Il maggior spessore si presume infatti connesso alle migliori prestazioni e quindi non rappresenta una specifica utilita` per il costruttore: di qui il trattamento assimilato a quello dei volumi tecnici, quali i serbatoi o i torrini per l`ascensore.
Prima del decreto 115, il costruttore che avesse voluto realizzare murature di spessore sovradimensionato per migliorare l`efficienza energetica avrebbe dovuto farlo a proprie doppie spese: al costo per maggiore quantita` e qualita` di materiale occorreva aggiungere la perdita di superficie realizzabile, perche` la nuova muratura andava collocata all`interno della sagoma gia` esistente.
I vicini erano i migliori custodi del rispetto delle distanze, potendo intervenire a fermare costruzioni che, seppure per 10 o 20 centimetri, si avvicinassero alle loro proprieta` attraverso murature sovradimensionate.
Fino a oggi, quindi, un muro piu` spesso significava minor superficie calpestabile, qualora occorresse rispettare una distanza fissa da un confine. Dal 4 luglio, data di entrata in vigore del decreto legislativo 115/08, se occorre realizzare un muro piu` spesso ci si puo` avvicinare al vicino, anche per decine di centimetri, senza detrarre lo spessore delle murature dalla sagoma della costruzione, cioe` a danno della superficie utile.
Il decreto statale deroga le regole in materia di distanze tra costruzioni poste da normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, incide sulle distanze minime di protezione del nastro stradale (fasce di rispetto) e modifica altresi` le altezze massime degli edifici, consentendo un maggior spessore dei solai e un innalzamento massimo di ulteriori 25 centimetri. Restano invece inderogabili le prescrizioni in materia di sicurezza stradale (cioe` le interferenze con il nastro stradale) e le norme antisismiche (intervalli di isolamento).
Per l`articolo 11 comma 4 questa neutralita` della maggiore muratura e` assoluta e durera` fino all`adozione da parte delle Regioni di apposita normativa locale. Il meccanismo di sovrapposizione della normativa statale a quella locale e` gia` stato collaudato in occasione di norme generali contenute nel Testo unico sull`edilizia (380/01), di contenuto contrastante con le previsioni locali. Il Consiglio di Stato (decisione 7 aprile 2008 n. 2) ha infatti sottolineato che l`articolo 117 della Costituzione prevede, tra le materie di legislazione “concorrente“, quelle relative al governo del territorio, in cui spetta alle Regioni la potesta` legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata allo Stato.
Il recepimento della direttiva comunitaria e` appunto una norma di principio e, fino all`adeguamento delle Regioni a statuto ordinario, la norma statale prevale su quelle locali.
Le Regioni e i Comuni potranno poi prevedere benefici ulteriori, quali la concessione di bonus di volumetria (aumenti di indici di edificabilita` connessi a tecniche costruttive), o esenzioni dal calcolo dell`intero spessore dei muri dalla superficie calpestabile (come gia` accade in alcuni Comuni, come Reggio Emilia), o la definizione come volumi tecnici di logge (balconi inseriti nella sagoma) o serre bioclimatiche (come avviene in Lombardia, legge 39/04).
La strada aperta dal decreto legislativo 115, qualificando neutro il maggior spessore dei muri, non manchera` di generare conflitti quando, con la stessa logica, si premieranno migliorie tecniche accordando ai costruttori maggiori volumetrie (fino al 51% in piu`) o minori distanze rispetto a fabbricati che si fronteggiano. Maggiori volumi edificabili possono significare infatti minori aree verdi e ridotti standard pubblici, con ricadute meno tollerabili rispetto ai pochi centimetri di muri piu` spessi di cui oggi parla il decreto legislativo 115.
Fonte: www.ance.it e Il Sole 24 ore
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