Ecoreati, ok al disegno di legge: finalmente norme più stringenti
È finalmente stato approvato in via definitiva il disegno di legge sugli ecoreati: oltre 20 anni di lotte e opere di sensibilizzazione su questo importante tema hanno dato il loro frutto. A partire da oggi (o per meglio dire immediatamente dopo la pubblicazione in gazzetta del provvedimento) i crimini contro l’ambiente non sono più contravvenzioni bensì delitti.
Ecco i cinque nuovi reati ambientali delineati dalla legge (e puniti con multe e reclusione):
– inquinamento ambientale;
– impedimento dei controlli;
– disastro ambientale;
– omessa bonifica;
– traffico e abbandono di materiale radioattivo.
I tempi di prescrizione raddoppiano e le pene possono ora spingersi fino a 15 anni di reclusione. Ciò significa che da oggi più difficilmente si ripeterà la vergogna dei processi bloccati dalla decorrenza dei termini per disastri come, ad esempio, la strage da amianto.
E le reazioni nel frattempo sono entusiaste, in ogni schieramento politico e ruolo (sui social network e non soltanto): “Dopo anni di attese e ritardi il Ddl #Ecoreati è finalmente legge”, scrive su Twitter il presidente del Senato Pietro Grasso. “Mando un abbraccio a tutte le mamme della Terra dei Fuochi. Ce l’abbiamo fatta – afferma Di Maio del M5S – D’ora in poi chi inquina pagherà con 20 anni di galera! Sono commosso. Grazie”.
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Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, e grande sostenitore del disegno di legge appena approvato, afferma: “Siamo finalmente arrivati alla meta grazie ad un lavoro ampio e comune di tutto il Parlamento e alla mobilitazione di venticinque associazioni guidate da Legambiente e Libera. La legge che introduce i reati ambientali nel nostro codice penale – conclude Realacci – è un provvedimento importante che alza l’asticella della legalità e aiuta l’economia pulita. Grazie al quale sarà più facile evitare disastri come quelli di Bussi, dell’Eternit di Casale Monferrato, o della Terra dei Fuochi”.
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