Demanio: razionalizzazione sedi, Chieti all’avanguardia in Italia
Prosegue nel nostro paese la progressiva opera di ottimizzazione e razionalizzazione delle spese da parte dell’amministrazione statale con particolare riferimento all’utilizzo dei beni immobili: nella giornata di ieri è stato infatti firmato dall’Agenzia del Demanio e dagli enti pubblici coinvolti, un piano di razionalizzazione delle sedi delle amministrazioni statali di Chieti, che prevede la realizzazione di un polo logistico-amministrativo con un risparmio a regime di canoni di locazione di oltre 2 milioni di euro l’anno per il comparto pubblico.
Per l’Italia è una “prima volta”
Si tratta di una firma rilevante, costituendo infatti il primo esempio in Italia di abbattimento totale delle locazioni passive a carico dello Stato in un capoluogo di provincia, grazie alla cosiddetta “ri-funzionalizzazione” di beni pubblici attualmente in disuso e allo scambio reciproco a titolo gratuito di immobili di proprietà dello Stato e della Provincia di Chieti.
Un nuovo polo logistico-amministrativo
L’accordo stabilsce che le amministrazioni statali interessate si impegnino a trasferirsi all’interno del polo logistico-amministrativo che verrà realizzato all’interno della ex Caserma Berardi, di proprietà statale. L’ex Caserma sarà in tal modo riqualificata, ristrutturata ed efficientata. Mediante tale operazione verrà alla luce un distretto destinato a ospitare gli uffici pubblici della città, nient’altro che un nuovo, importante, punti di riferimento per i cittadini del Comune abruzzese.
Alcuni esempi di recupero di immobili sono avvenuti anche in Lombardia: scopri come nell’articolo Demanio: riqualificazione e recupero immobili in 3 Comuni in Lombardia.
Tanti vantaggi
I vantaggi della razionalizzazione non terminano qui: attraverso l’applicazione del principio di reciprocità, infatti, lo Stato concederà, a titolo gratuito, alla Provincia parte dell’Ex Ospedale Militare, in cambio della concessione di utilizzo gratuito di due immobili nella città di Chieti. Questa operazione comporterà, nel suo complesso, la chiusura di diverse locazioni passive a carico dello Stato con il conseguente ampio sfoltimento dei costi di affitto.
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