Costruzioni: recupero e riqualificazione per uscire dalla crisi
Costruzioni, una luce per uscire dal tunnel pare esserci: sarà il mercato del recupero e della riqualificazione dell’esistente infatti a trainare il settore fuori dalle sabbie mobili della crisi. A emettere questa conclusione è il Rapporto Oise voluto da Legambiente e Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, e presentato questa settimana alla Camera dei deputati.
L’articolazione della riqualificazione dell’edilizia esistente ha conseguito una crescita del 20% dal 2008 al 2014, secondo le stime Ance, mediante un trend in continua crescita. Il peso della riqualificazione edilizia sul mercato delle costruzioni ha ormai stabilmente superato il 65%. Il report prova a mettere in evidenzia l’evoluzione economica e tecnologica in corso nel settore delle costruzioni, ma anche la direzione che potrà essere presa dal settore sotto una doppia spinta: da una parte l’inerzia verticistica proveniente da Direttive Europee sempre più ambiziose e prescrittive in termini di prestazioni energetiche, dall’altra quella proveniente perifericamente dai tanti i cantieri di una innovazione profonda che riguarda materiali e tecniche costruttive in giro per l’Italia.
Anche gli aspetti occupazionali e formativi sono stati posti sotto la lente d’ingrandimento dell’approfondimento del nuovo Rapporto che stima le ricadute occupazionali del green building, le nuove esigenze formative che il mercato richiede e la rispondenza del sistema formativo nazionale a questa domanda in rapida evoluzione.
Per un ulteriore focus sulla questione consulta l’articolo Riqualificazione energetica, ultimo baluardo degli architetti italiani.
La trasformazione del settore, già ampiamente in atto, implica un adeguamento delle competenze professionali alle nuove tecniche costruttive: un adeguamento che già sta avvenendo spontaneamente nel mercato, ma che con tutta evidenza necessita di essere accompagnato e riconosciuto dal sistema formativo nazionale.
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