Certificazione energetica
A chiederlo è il Consiglio nazionale dei periti industriali (Cnpi) che, assieme agli ingegneri, chiede al ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani di fare chiarezza sul settore, adottando disposizioni condivise a livello nazionale.
Il documento, che il Cnpi ha presentato ieri al ministero prima dell’incontro in Conferenza unificata stato-regioni, parte da una "situazione di incertezza e disordine" che si è creata con il ritardo dei decreti attuativi sulla certificazione energetica degli edifici (decreto legislativo n. 192 del 19/08/05 – Attuazione della direttiva 2002/91/Ce). Il ritardo ha dato libertà alle regioni di emanare disposizioni autonome "che prevedono calcoli improvvisati e poco rispettosi della normativa".
Ogni regione sembra aver istituito una propria unità di misura e questo rende impossibile ai cittadini anche confrontare le diverse prestazioni. Non solo: per le categorie interessate, il problema è legato anche all`accreditamento dei certificatori, i cui titoli e le cui professionalitè sono diversi da regione a regione, creando confusione negli utenti e accentuando le disparità di trattamento dei soggetti certificatori. Questo non vuol dire che i periti industriali non concordino con i documenti redatti fin’ora dal ministero, perchè lasciano alle regioni la facoltà di definire le proprie politiche energetiche, ponendo vincoli solo sui principi dettati dalla direttiva 2002/91/Ce e attuati dal dlgs 192/2005. E che per questo, sono condivise dalle categorie interessate anche perchè "denotano una precisa conoscenza della prassi progettuale utilizzata dai professionisti".
Di qui la richiesta a Bersani affinchè non prevalgano "i protagonismi regionali e si eviti il fiorire indiscriminato di normative che violano i limiti della competenza legislativa". Immediata la risposta dei tecnici dello sviluppo economico: l’orientamento sarà di andare verso una soluzione unificata senza però dimenticare le realtà regionali.
L’appuntamento è per il 20 marzo: con un altro incontro tra rappresentati dello sviluppo economico e presidenti delle singole regioni.
fonte: www.italiaoggi.it
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